Semiotica in lutto, addio a Paolo Fabbri

Semiotica in lutto, addio a Paolo Fabbri

Paolo Fabbri è morto all’età di 81 anni. Il semiotico era molto stimato da Umberto Eco e Cesare Segre.

RIMINI – La semiotica piange Paolo Fabbri, morto all’età di 81 anni. Lo studioso si è spento nella giornata di martedì 2 giugno 2020 con la cultura italiana che perde uno dei riferimenti di spicco in tutto il mondo. Una vita dedicata a questa materia per il riminese molto apprezzato da Umberto Eco e Cesare Segre.

La famiglia ha voluto mantenere il massimo riserbo sulle cause del decesso dell’uomo. Nelle prossime ore saranno comunicate le modalità per andarlo a salutare l’ultima volt. L’Italia perde uno dei pionieri della semiotica del nostro Paese oltre che un uomo di cultura conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.

Chi era Paolo Fabbri

Nato a Rimini nel 1939, Paolo Fabbri ha iniziato a girare il mondo subito dopo la fine del liceo. I primi studi a Firenze, poi il trasferimento dove ha conosciuto Guttari e Deleuze oltre la collaborazione con Barthes, Goldmann e Greimas.

Un breve ritorno in Italia prima di continuare il tour mondiale che si è concluso con l’approdo al Dams di Bologna dove è diventato dirimpettaio di Umberto Eco. Una lunga carriera nel mondo universitario per Fabbri che ha seguito l’insegnamento di Barthes: “Il professore è orale e l’intellettuale è un professore che scrive“. Il suo nome appare anche nel Nome della Rosa come Paolo da Rimini con Eco che lo ha fatto diventare il fondatore della Biblioteca.

Ambulanza

Paolo Fabbri morto

Paolo Fabbri è morto all’età di 81 anni. Una scomparsa che lascia un vuoto incolmabile nel mondo della cultura italiana. Il semiologo, però, sarà ricordato per sempre dai suoi libri. Con molte persone che nelle prossime ore lo andranno ad omaggiare per l’ultima volta.

E al termine di questa emergenza potrebbe essere organizzato un evento per ricordare Fabbri.