Il presidente Paolo Scaroni ha detto la sua sull’argomento stadio, questione che continua a far discutere gli addetti ai lavori.
Milan, San Siro sempre al centro dell’attenzione. Ormai non si parla d’altro: cosa fare con lo storico impianto milanese? Ristrutturarlo o abbatterlo? Ecco il pensiero del presidente rossonero, Paolo Scaroni, intervenuto proprio al Meazza in occasione dell’evento “Il Foglio a San Siro”.
“Per vincere – ha dichiarato il numero uno di via Aldo Rossi come riporta MilanNews.it – bisogna avere buoni giocatori, che costano tanto e a cui bisogna dare ingaggi importanti. Per avere calciatori così bisogna fare dei profitti perché con il Fair Play Finanziario i patron non possono più fare un assegno e acquistare. I ricavi del Milan sono fermi al palo, nel frattempo gli altri top club europei stanno per raggiungere il miliardo di fatturato. Dobbiamo fare il loro stesso percorso, a partire dall’avere uno stadio nuovo, moderno e visitabile anche quando non c’è la partita. Dobbiamo dotarci di una struttura efficiente dove si possa andare con tutta la famiglia. Questo permetterà di avere ricavi più alti, potremo comprare grandi giocatori e magari tornare a vincere la Champions. Senza fare questo non potremo fare nulla”.
“Milan e Inter sono alleate in questo progetto, quindi andiamo avanti insieme per avere uno stadio moderno ed efficiente. Si parla tanto negli ultimi giorni di San Siro: la ristrutturazione sarebbe anche possibile, ma fare dei lavori in uno stadio in cui si giocano due partite a settimana è difficile. La soluzione sarebbe far giocare Milan e Inter in altri stadi. La disputa ideologica su San Siro non ci porta da nessuna parte. Non escludo nemmeno che noi ce ne andiamo da San Siro perché la nostra esigenza di fare qualcosa di nuovo è totale”.
Milan, San Siro verso la demolizione
Paolo Scaroni, dunque, ha le idee chiarissime in merito alla questione stadio: “Ripeto spesso che abbiamo due montagne da scalare, cioè quella dei risultati sportivi e quella dei risultati economici. Sono due cose legate tra loro, vanno sempre insieme e gli altri lo hanno capito prima di noi”.
Il presidente milanista ha parlato anche dell’importanza della qualificazione alla prossima Champions, commentando una sua vecchia esternazione (“Meglio tre anni in Champions di uno Scudetto”): “Vincere lo scudetto mi piacerebbe da matti, è ovvio. Faccio però due osservazioni: una è economica, perché chi va in Champions tre anni ha più ricavi rispetto a chi vince uno scudetto. Inoltre, va detto che il Milan è la squadra italiana più tifata al mondo: se non partecipiamo alla Champions, i giovani non ci vedono più come la grande squadra che eravamo”.
“La partita la vince la squadra in campo, ma per vincere un campionato o entrare in Champions serve una società solida. Abbiamo una grande proprietà, un grande amministratore delegato che ha esperienza nel calcio. Noi vogliamo andare dove gli altri sono già arrivati. Poi abbiamo Leonardo e Maldini, che sono molto competenti dal punto di vista tecnico. Abbiamo una macchina efficiente da cui mi aspetto risultati a medio-lungo termine. I tifosi credono in noi”.
Le immagini del derby Milan-Inter 2-3 giocato al Meazza:
