Papa Francesco in ripresa dopo le crisi respiratorie: il Pontefice sta proseguendo le terapie senza dolori e con buon umore.
Dopo una nottata di riposo, Papa Francesco sembra ora in ripresa. Fonti vaticane confermano che il Santo Padre “si è svegliato e sta proseguendo le terapie“, con l’umore positivo e senza dolori. La notte è trascorsa serenamente e “si nutre normalmente“, un segnale rassicurante per i fedeli di tutto il mondo.
La comunità cattolica, profondamente legata al Pontefice, si è subito mobilitata in un’ondata di preghiere e gesti di vicinanza. In particolare dall’Ospedale Gemelli di Roma – dove è ricoverato – e da Piazza San Pietro, cuore spirituale della Chiesa cattolica.
Una “maratona” di preghiera ogni sera a Piazza San Pietro
Il Vaticano, come riportato dall’Ansa, ha lanciato un’iniziativa di preghiera quotidiana in Piazza San Pietro, aperta a tutti i fedeli. A partire da questa sera, ogni giorno alle 21.00, i cardinali residenti a Roma, insieme ai collaboratori della Curia Romana e alla Diocesi di Roma, si riuniranno per recitare il Santo Rosario in onore di Papa Francesco. La preghiera di questa sera sarà guidata dal Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin.
Questa “maratona di preghiera” rappresenta un gesto di profonda solidarietà spirituale verso il Pontefice. I fedeli di tutto il mondo sono invitati a unirsi spiritualmente a questa catena di preghiera, seguendo la liturgia suggerita: “Signore Gesù, Redentore del mondo, che hai preso su di te i nostri dolori e hai portato nella tua passione le nostre sofferenze, ascolta la preghiera che ti rivolgiamo per il nostro fratello infermo: donagli fiducia e ravviva la sua speranza perché sia sollevato nel corpo e nello spirito“.
Come sta Papa Francesco: le preghiere dal Policlinico Gemelli
All’interno del Policlinico Universitario Agostino Gemelli, come scritto dall’Ansa, si sono moltiplicati i momenti di preghiera dedicati a Papa Francesco. Il cappellano dell’ospedale, durante una speciale adorazione eucaristica, ha invitato i fedeli a rivolgersi a Dio con la stessa fede di Abramo. Ricordando la “spes contra spem“, ovvero la “speranza contro ogni speranza“.
