Il Papa sulle sue condizioni di salute: “Il mio respiro non è ancora buono”

Il Papa sulle sue condizioni di salute: “Il mio respiro non è ancora buono”

Papa Francesco parla sul suo stato di salute dopo 10 giorni in ospedale: “Il mio respiro non è ancora buono”.

Venerdì scorso Papa Francesco ha lasciato il Policlinico Gemelli, dove era stato ricoverato dal 7 giugno per un intervento chirurgico, che prevedeva una laparotomia e la sistemazione di una protesi sulla parete addominale. Per l’operazione è stata fatta un’anestesia generale che ha lasciato i suoi effetti ancora ad oggi.

Papa Francesco

Come sta Papa Francesco?

“Sono ancora sotto effetto dell’anestesia, il respiro non è buono“, ha spiegato Bergoglio durante l’udienza di oggi, parlando ai partecipanti all’Assemblea della Riunione delle Opere per l’aiuto alle Chiese orientali (Roaco).

Dopo aver lasciato l’ospedale in cui era ricoverato, tuttavia, il professor Sergio Alfieri, che ha operato il Pontefice, ha detto: Il Papa sta bene, sta meglio di prima”.

“Generosità solidale”

Al termine dell’udienza, Papa Francesco ha chiesto a Mons. Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese orientali, di consegnare ai presenti il testo scritto, preparato per l’occasione. Il Pontefice ha sottolineato: “La generosità solidale è spesso l’unica risposta concreta all’ingiustizia e al dolore che opprimono tanti esseri umani”.

La solidarietà fattiva “aiuta a risanare le ferite ed è come una carezza sul volto di chi soffre. Una carezza che restituisce speranza nel trambusto dei conflitti”, precisa il Santo Padre durante il suo discorso all’Udienza.

Il Disegno di Dio

Il Disegno di Dio oggi “invita a smettere di combattersi a vicenda e a unire piuttosto le forze per lottare contro la fame e le malattie”, ha evidenziato ancora Bergoglio. “La Bibbia ci parla dei progetti di pace di Dio ma ci mostra anche, dall’inizio, la violenza del fratello sul fratello: Caino e Abele, l’uccisione dell’innocente”, aggiunge.

“Quanto fa bene, prima di tutto a noi cristiani, ascoltare a cuore aperto questa Parola sacra, per lasciarsi illuminare e guidare non dai propri disegni, ma da quello misericordioso di Dio, che vuole abbracciare e salvare tutti gli uomini, tutti i fratelli di Gesu’!”, conclude il Santo Padre.

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