Papa Francesco, la lettera di dimissioni: commento Cardinal Ravasi
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Papa Francesco, la verità sulle dimissioni: la lettera e le parole di Cardinal Ravasi

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Il caso della salute di Papa Francesco e l’ipotesi dimissioni: cosa filtra sulla lettera già firmata. Parla il Cardinal Ravasi.

Sono ora di grande apprensione per la salute di Papa Francesco, ricoverato al Gemelli di Roma con una polmonite bilaterale. Il Pontefice, stando all’ultimo bollettino, sembra aver dato segnali positivi ma sul suo conto resta ancora l’ombra delle dimissioni. Sull’argomento, e anche sulla lettera firmata in passato, è arrivato il commento del Cardinal Gianfranco Ravasi, intervistato nel corso di ‘Non Stop News’ su Rtl.

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Papa Francesco – www.newsmondo.it

Papa Francesco, la lettera di dimissioni

Come era inevitabile che fosse, vista la situazione di incertezza sulla salute di Papa Francesco, nelle ultime ore è venuta a galla la ormai famosa lettera di dimissioni che il Pontefice aveva firmato anni fa. All’inizio del suo pontificato, infatti, nel 2013, Bergoglio firmato una lettera di dimissioni preventive da consegnare all’allora segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, per garantire la continuità del governo della Chiesa in caso di impedimenti gravi. In questo senso, l’ipotesi dimissioni è più che mai attuale. Ma come stanno davvero le cose? A rispondere, come anticipato, ci ha pensato il Cardinal Gianfranco Ravasi, intervistato nel corso di ‘Non Stop News’ su Rtl.

Il commento di Cardinal Ravasi

Dimissioni? Io penso che possa farlo, perché è una persona che, da questo punto di vista, è abbastanza decisa nelle sue scelte”, ha sottolineato Ravasi in merito alla possibilità che il Papa decida di dimettersi. “Va detto che fino ad ora ha ritenuto di continuare la sua attività, anche quando, per esempio, c’è stata la difficoltà del ginocchio, che ha cambiato il normale stile di relazione della figura pubblica con l’intera comunità ecclesiastica mondiale”.

Facendo sempre riferimento all’acciacco passato del Pontefice, Ravasi ha aggiunto: “In quell’occasione, ebbe quella famosa battuta secondo cui si governa con il cervello e non con il ginocchio. Quindi, c’è sempre stata la tendenza a combattere e a reagire, ed è anche una scelta legittima, perché ha potuto affrontare perfino viaggi in condizioni assolutamente difficili e impegnative, come quello nell’Estremo Oriente. Tuttavia, è fuori di dubbio che, se si trovasse in una situazione in cui fosse compromessa la sua possibilità di avere contatti diretti – come lui ama fare – di poter comunicare in modo immediato, incisivo e decisivo, allora credo che potrebbe decidere di dimettersi“.

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ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2025 12:53

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