Papa Francesco inaugura l’Anno giudiziario: “Non posso leggere”

Papa Francesco inaugura l’Anno giudiziario: “Non posso leggere”

Nel suo discorso non letto personalmente a causa di una bronchite, Papa Francesco apre l’Anno giudiziario.

Papa Francesco, affrontando l’apertura dell’anno giudiziario davanti al Tribunale vaticano, ha dovuto affidare a un collaboratore, mons. Ciampanelli, la lettura del suo discorso a causa di una bronchite che gli ha impedito di leggere personalmente. “Ho preparato un discorso ma come si vede non sono in capacità di leggere per la bronchite“, sono le parole del Pontefice.

Nonostante la voce affaticata, il Papa ha espresso il suo rammarico per non poter leggere direttamente, sottolineando la sua preparazione e la necessità di affidarsi al suo collaboratore per trasmettere il suo messaggio.

Papa Francesco

Papa Francesco inaugura l’Anno giudiziario

Nel discorso trasmesso, Papa Francesco ha messo in luce l’importanza del coraggio nel perseguire un’indagine rigorosa per arrivare alla verità.

Ha ricordato che: “Fare giustizia è sempre un atto di carità“, un’opportunità di correzione fraterna che mira a assistere l’individuo nel riconoscimento dei propri errori.

Questo principio assume un significato ancora più profondo quando si tratta di affrontare e sanzionare comportamenti gravemente scorretti, specialmente quelli che avvengono all’interno della comunità cristiana.

L’impegno nella giustizia sotto critica

Il Pontefice ha anche evidenziato la sfida di mantenere l’impegno per una giusta conduzione dei processi, soprattutto quando si è soggetti a critiche.

Ha sottolineato la forza delle istituzioni e la determinazione nell’amministrare la giustizia, facendo leva sulla serenità di giudizio, sull’indipendenza e sull’imparzialità di coloro che sono chiamati a giudicare nelle varie fasi del processo.

Papa Francesco ha concluso affermando che: “La miglior risposta sono il silenzio operoso e la serietà dell’impegno nel lavoro“, che permettono ai Tribunali di esercitare la giustizia con autorevolezza e imparzialità, assicurando un processo equo nel rispetto delle peculiarità dell’ordinamento vaticano.

Attraverso queste parole, Papa Francesco non solo ha trasmesso i principi fondamentali che dovrebbero guidare l’amministrazione della giustizia nel cuore della Chiesa cattolica ma ha anche sottolineato l’importanza della resilienza e dell’integrità morale di fronte alle sfide