Papa Francesco, scoppia il caso: le accuse dopo incontro con delegazione israeliana

Papa Francesco, scoppia il caso: le accuse dopo incontro con delegazione israeliana

Polemiche verso Papa Francesco a seguito di un incontro con una delegazione israeliana in Vaticano. La tensione per alcune parole.

Ci sarebbe un caso aperto con accuse importanti verso Papa Francesco. A muoverle verso il Pontefice una delegazione israeliana che ha incontrato proprio Bergoglio in Vaticano. Secondo quanto si apprende, il leader della Chiesa avrebbe utilizzato parole generiche parlando di terrorismo e guerra in merito alle note vicende sul conflitto Israele-Hamas.

Papa Francesco, le accuse

Papa Francesco

Le vicende relative al caso che si è aperto in Vaticano su Papa Francesco derivano, come detto, da un incontro avvenuto tra il Pontefice e una delegazione israeliana. In particolare alcuni parenti degli ostaggi israeliani tenuti prigionieri da Hamas e, successivamente, anche dei cittadini palestinesi provenienti da Gaza.

Stando alle testimonianze del primo gruppo, Bergoglio avrebbe parlato di terrorismo senza fare distinzioni, per poi concordare con le famiglie di Gaza secondo cui nella Striscia si starebbe consumando un genocidio.

Le accuse mosse dalla delegazione israeliana è chiara: “Non ha mai nominato Hamas e non ne ha parlato come un’organizzazione terroristica”, le parole di chi ha partecipato all’incontro. “Non ci può essere nessuna equivalenza tra Hamas che è un’organizzazione terroristica e si fa scudo dei civili e Israele che difende i civili”.

La posizione del Vaticano

Al netto delle accuse, il Vaticano ha voluto subito replicare tramite il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin. L’uomo avrebbe affermato, come riportato da Fanpage, come sia “irrealistico” che il Papa abbia usato parole come genocidio. “È un termine molto tecnico che si applica a determinate situazioni. Non so se in questa situazione si possa parlare di genocidio”.

E sulle parole a proposito del terrorismo, una ulteriore specifica: “È difficile accontentare sempre tutti. Credo che questo sia uno stile un po’ generale della Santa Sede. Vediamo negli interventi del Papa, non entra mai in merito chiamando per nome e cognome le persone o le situazioni, però evidentemente che si riferisce a certe situazioni. Chi vuole capire capisce”.