Papa Francesco affronta il tema degli abusi sessuali nella Chiesa durante un discorso, chiedendo perdono e promettendo azioni concrete.
Papa Francesco ha affrontato con fermezza la piaga degli abusi sessuali nella Chiesa durante il suo discorso in Belgio, un paese segnato da numerosi scandali negli ultimi decenni. Parlando di fronte alle autorità belghe, il Papa ha espresso profonda vergogna e ha chiesto perdono per gli abusi commessi dai membri del clero, sottolineando l’importanza di ascoltare le vittime e di implementare misure concrete per prevenire ulteriori crimini. “Penso alle drammatiche vicende degli abusi sui minori, alla quale si è riferito il Re e anche il primo ministro, una piaga che la Chiesa sta affrontando con decisione e fermezza, ascoltando e accompagnando le persone ferite e attuando in tutto il mondo un capillare programma di prevenzione”, ha dichiarato il Pontefice, come riportato da adnkronos.com.
“Questa è la vergogna che oggi tutti noi dobbiamo prendere in mano e risolvere il problema. Perdono per gli abusi. Noi pensiamo al tempo dei santi innocenti al tempo di Erode, ma oggi nella stessa Chiesa c’è questo crimine. La Chiesa deve chiedere perdono, risolvere e che non succeda più. Se uno solo è sufficiente per chiedere perdono. Questa è la nostra vergogna e umiliazione”, ha proseguito Papa Francesco, sottolineando la necessità di affrontare la questione con decisione, come riportato da adnkronos.com.
La Chiesa e l’impegno per le vittime da parte del Papa
Il Papa ha ribadito l’importanza di un approccio concreto e sistematico per affrontare gli abusi, evidenziando il contrasto tra la luce e le ombre che convivono all’interno della Chiesa. “In questa perenne coesistenza di luce e ombra vive la Chiesa, con esiti spesso di grande generosità e splendida dedizione, e a volte purtroppo con l’emergere di dolorose contro-testimonianze. La Chiesa è santa e peccatrice”, ha detto Papa Francesco, come riportato da adnkronos.com.
L’intervento di Papa Francesco è stato accolto con favore dal premier belga Alexander De Croo, che ha insistito sull’importanza di dare voce alle vittime e di assicurare giustizia. “Quando qualcosa va storto, non possiamo accettare che la cosa venga messa a tacere, perché questo danneggia il prezioso lavoro di tutti. Oggi le parole non bastano più. Servono misure concrete. Le vittime devono essere ascoltate, devono essere al centro. Hanno diritto alla verità. Le atrocità devono essere riconosciute. E giustizia va fatta”, ha dichiarato De Croo durante il ricevimento al castello di Laeken, come riportato da adnkronos.com.
Il monito del Re Filippo: riparare l’irreparabile
Anche il Re dei Belgi, Filippo, ha espresso il suo dolore e il suo sostegno alle vittime, chiedendo alla Chiesa di continuare i suoi sforzi per riparare l’irreparabile. “I bambini vittime di abusi sessuali ad opera di sacerdoti della Chiesa cattolica in Belgio sono rimasti orribilmente feriti, segnati per tutta la vita. La stessa cosa vale per le vittime delle adozioni forzate. C’è voluto così tanto tempo prima che le loro grida fossero ascoltate e riconosciute. C’è voluto così tanto tempo per cercare modi per ‘riparare’ l’irreparabile”, ha affermato Re Filippo, come riportato da adnkronos.com.
Il sovrano ha incoraggiato la Chiesa del Belgio a proseguire risolutamente negli sforzi intrapresi, evidenziando l’importanza di non abbandonare le vittime. “La dignità umana deve avere la precedenza sugli interessi dell’istituzione. Per poter guardare nuovamente al futuro, la Chiesa deve accettare il suo passato”, ha concluso Re Filippo, ribadendo il bisogno di trasparenza e responsabilità, come riportato da adnkronos.com.