Una crisi senza precedenti coinvolge il Fondo Pensioni Vaticano. Papa Francesco lancia un appello urgente per interventi strutturali.
Papa Francesco (recentemente attaccato da Giuseppe Cruciani) ha lanciato un allarme senza precedenti sullo stato del Fondo Pensioni Vaticano, definendolo “un tema di grave preoccupazione”. In una lettera inviata al Collegio dei cardinali e alle istituzioni della Curia, il pontefice ha evidenziato che il sistema pensionistico vaticano è sull’orlo di una crisi che rischia di compromettere la sostenibilità futura.
Papa Francesco rischia la pensione? Cosa succede in Vaticano
“Problematiche serie e complesse rischiano di aggravarsi se non trattate tempestivamente”, ha scritto il Papa, annunciando la nomina del cardinale statunitense Kevin Farrell come nuovo Amministratore unico del Fondo.
Il Fondo Pensioni Vaticano, istituito nel 1992 da Giovanni Paolo II con il motu proprio “La Preoccupazione”, ha sempre avuto il compito di garantire prestazioni dignitose ai dipendenti della Santa Sede. Tuttavia, recenti analisi hanno rivelato un grave disavanzo, evidenziando come il sistema attuale sia incapace di assicurare la sostenibilità nel medio termine.
Secondo il papa, “differenti studi hanno attestato che l’attuale gestione pensionistica crea un importante disavanzo”. Lo squilibrio, se non affrontato, potrebbe ampliarsi ulteriormente, mettendo a rischio il futuro previdenziale dei dipendenti.
Provvedimenti e tagli: un futuro incerto
Per rispondere a questa emergenza, sono stati annunciati provvedimenti strutturali non più rinviabili. Tra le misure già adottate, spicca il taglio del 10% degli stipendi per i cardinali, una riduzione pari a circa 500-550 euro al mese. Tuttavia, queste misure non sono state accolte senza critiche.
I dipendenti laici del Vaticano hanno espresso il loro malcontento attraverso una comunicazione ufficiale, sottolineando la mancanza di trasparenza nella gestione del Fondo. “I dati sul Fondo Pensioni non sono pubblici”, hanno dichiarato, chiedendosi chi certifichi un eventuale passivo e lamentando l’assenza di indicizzazione dei salari al costo della vita.
Il ruolo del cardinale Kevin Farrell
Con la nomina ad Amministratore unico, il cardinale Kevin Farrell assume una responsabilità cruciale in un momento delicato. Già Camerlengo e presidente di diverse commissioni vaticane, Farrell si trova ora a guidare una riforma che potrebbe richiedere decisioni difficili e impopolari.
“Saranno necessarie decisioni non facili e disponibilità al sacrificio da parte di tutti”, ha sottolineato Papa Francesco, rimarcando la necessità di equilibrio tra risorse limitate e obblighi previdenziali.
Il Fondo Pensioni Vaticano si trova di fronte a una sfida senza precedenti. La sostenibilità finanziaria richiede interventi strutturali immediati, ma anche trasparenza e dialogo con i dipendenti, che lamentano sacrifici già eccessivi.