La sepoltura di Papa Francesco nella Basilica di Santa Maria Maggiore accanto a Junio Valerio Borghese suscita polemiche.
Papa Francesco, deceduto il 21 aprile 2025 all’età di 88 anni, ha scelto di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, anziché nelle Grotte Vaticane come molti dei suoi predecessori. Questa decisione riflette la sua profonda devozione alla Vergine Maria e il desiderio di una sepoltura semplice. La tomba, situata tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza, è contrassegnata dalla sola iscrizione “Franciscus” su una lastra di marmo ligure, come da sue volontà testamentarie.
La Basilica di Santa Maria Maggiore è un luogo di grande importanza storica e spirituale, ospitando le spoglie di sette papi e altre figure illustri come Gian Lorenzo Bernini e Paolina Bonaparte.

La presenza controversa di Borghese
Tra le tombe presenti nella basilica, vi è anche quella di Junio Valerio Borghese, noto come il “principe nero”. Comandante della Decima Mas durante la Seconda Guerra Mondiale, Borghese fu un fervente sostenitore del regime fascista e, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, collaborò con le forze naziste. Nel 1970, fu coinvolto in un tentato colpo di Stato in Italia, noto come il “golpe Borghese”, che fallì e lo costrinse all’esilio in Spagna, dove morì nel 1974.
La sua sepoltura nella Basilica di Santa Maria Maggiore, nella cappella di famiglia, è rimasta relativamente sconosciuta al grande pubblico fino a quando non è emersa la notizia della vicinanza della sua tomba a quella di Papa Francesco.
L’ironia di Vannacci e le reazioni
La scoperta ha suscitato reazioni contrastanti, tra cui quella del generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega, noto per le sue posizioni provocatorie. Sui social media, Vannacci ha commentato ironicamente: “E ora chi lo dice alla sinistra? Daranno del fascista anche a Papa Francesco?”
Il commento ha alimentato il dibattito pubblico, evidenziando come la vicinanza delle tombe di due figure storiche così diverse possa essere interpretata in modi opposti: da un lato, come una coincidenza priva di significato politico; dall’altro, come un’occasione per riflettere sulle complessità della storia italiana e della memoria collettiva.
La sepoltura di Papa Francesco accanto a Junio Valerio Borghese nella Basilica di Santa Maria Maggiore rappresenta una coincidenza che ha riacceso discussioni su storia, memoria e simbolismo. Mentre per alcuni è un semplice caso, per altri diventa spunto di polemica e riflessione sul passato e sul presente dell’Italia.