La rivoluzione di Papa Francesco: verso le riforme del Vaticano

La rivoluzione di Papa Francesco: verso le riforme del Vaticano

Le intenzioni di Papa Francesco sono alquanto controverse: un cambiamento radicale provocherebbe scismi nella Chiesa.

Con Papa Francesco la Chiesa non è più quella di una volta. Diversi i cambiamenti apportati dal Pontefice nella Relazione di Sintesi, votata sabato 28 ottobre. Emergono alcuni contenuti controversi sulle donne e sul celibato, mentre sembra essere sparita la dizione Lgbtq.

Il Sinodo dei Vescovi

Al termine della ventesima Congregazione generale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, svoltasi in Aula Paolo VI, Papa Francesco afferma in spagnolo: “Protagonista del Sinodo è lo Spirito Santo”.

Si è conclusa oggi la Congregazione con la messa a San Pietro, sul tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. Bergoglio ha dedicato un ringraziamento alle “persone nascoste, a tutti coloro che dietro le quinte hanno reso possibile tutto questo”.

I contenuti del Documento

Durante una conferenza stampa in Sala stampa vaticana, tenutasi ieri sera, è stato poi presentato il Documento di Sintesi che conclude la prima tappa dell’Assemblea, dal carattere transitorio. Si attende infatti l’assemblea conclusiva in programma nell’ottobre prossimo.

Tuttavia, nel testo non ci sono state novità sconvolgenti. A destare qualche dubbio è stata una possibile apertura al sacerdozio femminile, che però non c’è stata, come anche la possibile rinuncia al celibato per i preti cattolici occidentali.

Il celibato per Papa Francesco: “Una prescrizione temporanea”

Papa Francesco ha ricordato che l’istituto del celibato non c’è nei membri della Chiesa d’Oriente e chi vuole si sposa liberamente. “Nella Chiesa cattolica ci sono preti sposati: tutto il rito orientale è sposato. Tutto. Qui in Curia ne abbiamo uno – oggi l’ho incontrato – che ha la moglie, un figlio”, racconta Bergoglio.

Quindi, quella del celibato è solo una “prescrizione temporanea” e in futuro potrebbe essere rivisto. Ma questa prescrizione non l’abolirà il Papa, come lui stesso riferisce.

In questo contesto comunque il Pontefice si muove con cautela, perché ciò potrebbe provocare uno scisma in Santa Romana Chiesa. Invocando lo Spirito Santo sul Sinodo, Francesco si è tirato fuori dalle polemiche perché i cardinali e i vescovi ostili non possono colpevolizzarlo.

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