Papa Francesco: “Le tentazioni del diavolo con tecnologia e superstizione”

Papa Francesco: “Le tentazioni del diavolo con tecnologia e superstizione”

Le parole di Papa Francesco nel corso della catechesi in occasione dell’Udienza generale in Piazza San Pietro. “Non dialogare col diavolo”.

Dopo aver fatto allarmare tutti relativamente alle sue condizioni di salute, Papa Francesco è tornato a parlare a margine della catechesi, in occasione dell’Udienza generale in Piazza San Pietro. Bergoglio ha fatto un importante focus sul diavolo e sulle tentazioni chiamando in causa la tecnologia e la superstizione.

Papa Francesco

Papa Francesco: “Non dialogare col diavolo”

Il Papa ha dedicato la catechesi dell’udienza generale alla figura del diavolo e alle tentazioni dei giorni odierni: “Oggi assistiamo a uno strano fenomeno riguardo al demonio. A un certo livello culturale, si ritiene che semplicemente non esista. Sarebbe un simbolo dell’inconscio collettivo, o dell’alienazione, insomma una metafora”. Eppure – citando Charles Baudelaire – Bergoglio ha aggiunto: “La più grande astuzia del demonio è far credere che non esiste, come ha scritto qualcuno”.

Il Pontefice ha ritenuto necessario fare alcuni esempi: “Il nostro mondo tecnologico e secolarizzato pullula di maghi, di occultismo, spiritismo, astrologi, venditori di fatture e di amuleti, e purtroppo di sette sataniche vere e proprie”. Per tale ragione “se tu sei superstizioso stai inconsciamente dialogando con il diavolo. Con il diavolo non si dialoga“.

Il ruolo della tecnologia

Nello specifico, il Pontefice ha fatto riferimento anche al mercato della pornografia. In questo senso Papa Francesco, ha tenuto a sottolineare come “la tecnologia moderna, oltre a tante risorse positive che vanno apprezzate, offre anche innumerevoli mezzi per dare occasione al diavolo, e molti vi cadono. Pensiamo alla pornografia in Rete, dietro la quale c’è un mercato fiorentissimo”. Per il Papa “è il diavolo che lavora”.

In conclusione, Bergoglio ha ribadito: “Con il diavolo distanza, con il diavolo non si dialoga, lo si caccia via. Distanza. Tutti noi, tutti, abbiamo esperienza che il diavolo si avvicina con qualche tentazione”.