Papa Leone XIV e gli oggetti dei nativi americani da restituire
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Direttore: Alessandro Plateroti

“Ce li restituisca”: spunta un nuovo caso da risolvere per Papa Leone XIV

Papa Leone XIV presiede la sua prima Santa Messa nella Cappella Sistina

Il nuovo Papa Leone XIV chiamato a fare i conti con una vicenda scomoda e un possibile nuovo caso per degli oggetti presenti in Vaticano.

Le recenti scelte legate alla sua residenza hanno generato non poco stupore e qualche polemica. Adesso, invece, un nuovo caso potrebbe vedere Papa Leone XIV coinvolto. Infatti, come sottolineato dalla CNN Brasil, al Vaticano e direttamente a Prevost è giunta una esplicita richiesta in merito a degli oggetti di valore da restituire. A farla pervenire i nativi americani che già in passato erano stati attenzionati anche da Bergoglio.

Elezione Papa Leone XIV
Proclamazione di Leone XIV come nuovo Papa – newsmondo.it

Il rapporto tra la Chiesa e i nativi americani

Da tempo la vicenda legata alla Chiesa e i nativi americani è oggetto di discorsi e polemiche. In particolare da quando il compianto Bergoglio si era scusato, durante un viaggio in Canada, “per i modi in cui purtroppo molti cristiani hanno sostenuto la mentalità colonizzatrice delle potenze che hanno oppresso i popoli indigeni”.

La questione è legata soprattutto a come molti membri della Chiesa e delle comunità religiose abbiano “cooperato anche attraverso l’indifferenza a quei progetti di distruzione culturale e assimilazione forzata dei governi dell’epoca culminati nel sistema delle scuole residenziali”, aveva detto proprio Bergoglio.

Il caso che coinvolge Papa Leone XIV: la richiesta

Adesso, con l’elezione di Papa Leone XIV a nuovo Pontefice, quelle scuse di Bergoglio sono tornate a galla con particolare riferimento ad una questione strettamente collegata a queli episodi del passato che hanno appunto coinvolto i nativi americani.

Infatti, la Chiesa non solo ha gestito la maggior parte delle scuole durante il periodo in cui il governo canadese ha imposto l’assimilazione dei bambini indigeni, ma ha anche portato via migliaia di oggetti sacri dal tribù locali ora custoditi nei musei del Vaticano. Tale situazione dovrebbe essere essere cambiata secondo la Capo dell’Assemblea delle Prime Nazioni, Cindy Woodhouse Nepinak.

Come sottolineato dalla CNN Brasil, infatti, la Nepinak ha espresso la speranza che Prevost dia seguito alle scuse di Bergoglio restituendo quegli oggetti di valore e sacri portati via all’epoca. “Invitiamo la Chiesa cattolica in Canada a proseguire un impegno significativo con i popoli indigeni e ad adottare ulteriori misure per la riconciliazione. Questo include l’appello al Museo Anima Mundi del Vaticano a collaborare con i custodi del sapere Métis, gli storici e altri esperti per identificare e restituire i manufatti culturali Métis. Questi oggetti fanno parte delle nostre storie e identità, e la loro restituzione è in linea con il rifiuto da parte del Vaticano della Dottrina della Scoperta e con il sostegno alla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Popoli Indigeni”.

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ultimo aggiornamento: 30 Maggio 2025 12:52

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