Paralimpiadi, grave accusa di un’atleta britannico: ‘I russi minacciavano gli ucraini’

Paralimpiadi, grave accusa di un’atleta britannico: ‘I russi minacciavano gli ucraini’

Uno dei protagonisti delle Paralimpiadi, Richard Whitehead ha raccontato delle minacce degli atleti russi a quelli ucraini a Pechino.

Gli atleti russi e quelli bielorussi non parteciperanno alle Paralimpiadi di Pechino (la loro esclusione è arrivata a pochi giorni dall’inizio dei Giochi) ma, secondo quanto raccontato dal plurimedagliato atleta britannico, Richard Whitehead, negli scorsi giorni all’interno del villaggio olimpico ci sarebbero comunque stati spiacevoli scontri verbali tra gli atleti russi (che non avrebbero affatto digerito l’esclusione dalle Paralimpiadi) e quelli ucraini. Ci sarebbero state addirittura minacce da parte degli atleti di Mosca a quelli provenienti da Kiev.

Paralimpiadi 2022: gli atleti russi avrebbero minacciato gli ucraini

Nel corso di un’intervista a Good Morning Britain, Richard Whitehead ha raccontato che: “Ho sentito molti messaggi di indottrinamento all’interno della comunità russa, e messaggi che gli atleti russi stanno inviando agli atleti ucraini sui bombardamenti delle loro case. Li ho visti e includono minacce di bombardare le loro famiglie a casa. È terribile. È un comportamento disgustoso”.

Olimpiadi

“Gli atleti russi e bielorussi in realtà non pensano che ci sia una guerra in corso in casa e come ciò riguardi non solo gli atleti, ma anche la comunità ucraina. Questa guerra deve finire e lo sport è solo una piccola parte di ciò che facciamo” ha poi proseguito l’atleta britannico.

Richard Whitehead ha poi espresso anche la sua opinione riguardo alla decisione di escludere gli atleti della Russia e della Bielorussia dalle Paralimpiadi: “Sento che portare gli atleti russi e bielorussi fuori dal villaggio, e rimandarli a casa sia la decisione giusta”.

Paralimpiadi 2022: Russia e Bielorussia escluse

Alla base della decisione di escludere la Russia e la Bielorussia c’è stato il rischio di boicottaggio ai giochi di diverse nazioni. Inizialmente, infatti, il Comitato Olimpico Internazionale aveva infatti deciso di far partecipare gli atleti, anche se non avrebbero potuto gareggiare sotto alcuna bandiera nazionale.