Nonostante 1,3 miliardi di euro spesi per la riqualificazione, la Senna resta inquinata e le gare delle Olimpiadi sono a rischio.
Le Olimpiadi di Parigi 2024 avrebbero dovuto essere un trionfo non solo per lo sport, ma anche per l’ambiente, con la promessa di un ritorno della balneazione nella storica Senna.
Tuttavia, nonostante gli ingenti investimenti di 1,3 miliardi di euro, il fiume continua a essere troppo inquinato per le gare di triathlon e nuoto di fondo.
L’inquinamento della Senna mette a rischio Parigi 2024
La Senna, come riportato da Affaritaliani.it, doveva essere protagonista delle Olimpiadi con diverse competizioni acquatiche previste.
Tuttavia, i livelli di inquinamento rimangono allarmanti. La pioggia recente ha ulteriormente peggiorato la situazione, aumentando la concentrazione di batteri e-coli a livelli pericolosi per la salute umana.
Gli allenamenti di triathlon previsti per domenica mattina sono stati annullati, e si ipotizza di rinviare o addirittura annullare le gare.
“Non siamo particolarmente preoccupati,” ha dichiarato Tony Estangue, il numero uno del comitato organizzatore, cercando di tranquillizzare atleti e pubblico.
“Sappiamo che per 24-48 ore dopo una forte pioggia potremmo aver bisogno di ritardare gli eventi. Le previsioni del tempo dicono che la pioggia non dovrebbe tornare“, aggiunge.
Gli enormi investimenti con risultati scarsi
La questione dell’inquinamento della Senna non è nuova. Il divieto di balneazione risale a un secolo fa, e negli anni ’60 il fiume era stato dichiarato “biologicamente morto” a causa dell’inquinamento industriale e agricolo.
Nonostante i numerosi tentativi di riqualificazione, inclusi quelli del sindaco Jacques Chirac negli anni ’90, i risultati sono stati deludenti.
La sindaca attuale, Anne Hidalgo, ha cercato di dimostrare la sicurezza del fiume nuotando nella Senna il 17 luglio scorso.
Un gesto simbolico che non ha però rassicurato gli atleti e il pubblico, soprattutto alla luce degli ultimi test sull’acqua che mostrano livelli di batteri ben al di sopra dei limiti consentiti.
Il progetto di riqualificazione del fiume è costato 1,3 miliardi di euro, una cifra colossale che ha suscitato critiche e polemiche.
La campagna social #JeChieDansLaSeine (“Faccio la cacca nella Senna“) ha raccolto centinaia di adesioni, evidenziando il malcontento per gli sprechi e la mancanza di risultati tangibili.