Parlamento: “Armi all’Ucraina fino al 2023”. Respinta mozione M5S

Parlamento: “Armi all’Ucraina fino al 2023”. Respinta mozione M5S

Respinta la mozione del M5S e quella dei Verdi-Si accolte invece quella della maggioranza, del Pd e del Terzo Polo.

“Se il governo vuole perorare una linea guerrafondaia ‘armi a oltranza e zero negoziati’ venga in Aula a dirlo, a metterci la faccia davanti agli italiani e a far votare il Parlamento” ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte ma la mozione proposta dal suo partito è stata respinta alla Camera con 193 no, 46 sì e 75 astenuti. «Esigiamo un cambio di passo dalla Nato e dalla Ue. E soprattutto dal nostro Paese» era la chiara richiesta di Conte, respinta.

L’ok alle armi all’Ucraina contenuto nel documento è stato votato dalla maggioranza anche da parte dell’opposizione. La mozione della maggioranza impegna il governo italiano a prorogare fino al 31 dicembre 2023 alla fornitura di armi ed equipaggiamenti militari all’Ucraina, previa approvazione parlamentare. Anche il ministro degli Esteri Tajani ha confermato la stessa linea da Bucarest al termine del vertice Nato.

Camera dei Deputati Parlamento

Sulle armi il governo non cambia linea

Approvate anche la mozione del Pd e quella di Azione-Iv ad esclusione dell’impegno che prevedeva di «proseguire senza riserve l’attività di sostegno, economico e militare, a Kiev e al popolo ucraino, in continuità con le azioni intraprese ed i provvedimenti adottati dall’esecutivo guidato da Mario Draghi, anche mediante l’invio di nuovi equipaggiamenti bellici, tenendo opportunamente informato il Parlamento sulle decisioni che si intenderanno assumere».

Il governo quindi rigetta le mozioni di M5S e Verdi-Si che chiedono un passaggio parlamentare e non continuare ad oltranza con le armi ma piuttosto che l’Italia si faccia promotrice di una conferenza di pace. La linea del governo Meloni sull’Ucraina resta la stessa di quella di Draghi.

“Io sono abituato a non cambiare opinione e così faremo” ha detto il ministro della Difesa Crosetto che ha aggiunto che “la situazione in Ucraina si sta facendo più grave perché la parte civile sta subendo attacchi per cui tutto il mondo si sta muovendo, anche chi prima era equidistante dalla Russia si sta muovendo”.