Giovani, futuro, istituzioni: le parole più usate da Mattarella nel discorso di fine anno

Giovani, futuro, istituzioni: le parole più usate da Mattarella nel discorso di fine anno

L’ultimo discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: le parole più usate nel testamento del suo mandato.

Era tanta l’attesa per l’ultimo discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arrivato alla fine del suo mandato. E Mattarella non ha deluso le aspettative. Il suo è stato un messaggio toccante, emozionante, intelligente, lungimirante e umile. Il perfetto riassunto del suo settennato.

Le parole più usate dal Presidente Mattarella nell’ultimo discorso di fine anno

La lettura del testo integrale dell’ultimo discorso di Mattarella è consigliata a tutti, ma l’analisi delle parole pronunciate da Mattarella aiuta a capire quelli che sono stati i cardini principali del suo messaggio di fine anno e in qualche modo del suo mandato settennale.

Giovani, Italia, Stato, istituzioni e Repubblica sono state alcune delle parole più utilizzate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso del suo ultimo messaggio di fine anno. Mattarella ovviamente ha parlato anche dell’emergenza sanitaria e dei vaccini, ma soprattutto ha parlato di futuro, di un futuro migliore da regalare ai giovani.

Sergio Mattarella

Il contesto e la scelta ‘stilistica’

Anche dal punto di vista visivo il Presidente ha deciso di mandare un messaggio forte, chiaro. Mattarella ha parlato in piedi, emozionato. Visibilmente emozionato. Come un uomo che assiste in prima fila al film sugli ultimi sette anni della propria vita. Come un padre premuroso consapevole di dover fare posto ad un’altra persona. Nella speranza che sia all’altezza del compito. Pensieri, parole non dette, preoccupazioni, timori, speranze. Non ci sono dubbi sul fatto che quello del settimo anno sia stato uno dei messaggi più toccanti del Presidente della Repubblica. Un congedo, un ultimo saluto. Una sorta di testamento.

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