Il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, ha commentato l’ipotesi del riconoscimento dello Stato di Palestina. Le parole.
La situazione a Gaza e in generale tra Israele e Hamas che ha visto nei giorni scorsi Macron parlare della Francia che ha intenzione di riconoscere lo Stato di Palestina ha visto in queste ore il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, prendere parola per commentare tale ipotesi a margine di un evento del Giubileo degli Influencer.
Parolin e il riconoscimento dello Stato di Palestina
Parolin ha subito fatto chiarezza sulla possibilità di vedere lo Stato di Palestina essere riconosciuto: “Riconoscimento Stato di Palestina proposto da Macron? Noi l’abbiamo già riconosciuto. ‘Da mo’, come dite voi”, ha detto il segretario di Stato Vaticano. “Per noi quella è la soluzione cioè il riconoscimento dei due Stati che vivono vicino l’uno all’altro in autonomia e sicurezza”.
E su chi dice ceh è prematuro andare in questo senso: “Perché prematuro? Secondo noi la soluzione passa tramite il dialogo tra le due parti anche se la situazione in Cisgiordania rende tutto più difficile
L’attacco alla Chisa della Sacra Famiglia
Non è mancato anche un passaggio tagliente sul recente attacco israeliano alla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. In questa ottica, Parolin ha aggiunto: “Non ho altri elementi per fare una valutazione differenti. Non abbiamo potuto fare un’indagine indipendente. Prendiamo come buoni i risultati da parte dell’ esercito israeliano insistendo perché si stia attenti perché l’impressione è che tante volte questi errori si ripetano. Bisognerà porre una particolare attenzione per evitare che i luoghi di culto e le istituzioni umanitarie possano essere colpiti”.
Infine, una chiosa a chi accusa il Vaticano di essere neutrale: “Capisco possa essere un problema per i paesi ortodossi che debbano alla fine trovare un unico ambiente in una realtà cattolica. Per il resto non credo si possa accusare il Vaticano di non essere neutrale”, ha fatto sapere ancora Parolin.
