Parroco minacciato e derubato con un coltello dentro la sua chiesa

Parroco minacciato e derubato con un coltello dentro la sua chiesa

L’assurda vicenda accaduta al parroco Del Duca, a Torre del Greco: i due malviventi, dopo la rapina, lo hanno rinchiuso nella sua camera.

L’assurda vicenda avvenuta al parroco della chiesa di Sant’Antonio a Torre del Greco ha lasciato l’intera cittadina senza parole. Il parroco ha denunciato il fatto di cui è stato vittima nella giornata di ieri, 5 gennaio.  

Due uomini si sono introdotti nella chiesa, ed hanno minacciato il sacerdote intimandogli di dargli tutti i soldi presenti in canonica. A quel punto il parroco ha tirato fuori venti euro, ed i malviventi non contenti si sono recati in canonica insieme allo sventurato sacerdote. Lì hanno rubato 1500 euro. Dopo aver messo a segno il colpo, i due uomini hanno rinchiuso il sacerdote dentro la sua camera. A lanciare l’allarme è stata la sorella della vittima della vicenda.

La denuncia alle forze dell’ordine

L’episodio è stato denunciato immediatamente alle forze dell’ordine locali dallo stesso sacerdote. Attualmente sono in corso le indagini per risalire all’identità dei due malviventi responsabili del furto. Gli inquirenti stanno analizzando i video delle telecamere di sicurezza presenti in zona.

La vittima è Don Raffaele Del Duca, che ha raccontato la vicenda anche ai giornalisti. Ha riferito che ieri mattina, 5 gennaio, intorno alle sette due uomini armati di coltello si sono introdotti nella chiesa, minacciandolo per ottenere i soldi conservati in canonica. 

Nappi: “Gravissimo episodio”

Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, ha commentato l’accaduto. “Gravissimo l’episodio che ha visto vittima don Raffaele del Duca, parroco della chiesa di Sant’Antonio a Brancaccio, di Torre del Greco. Confidiamo nel lavoro di forze dell’ordine ed inquirenti affinché i responsabili dell’azione, ancora più infame perché consumata ai danni di uomo di chiesa e in sagrestia, vengano immediatamente assicurati alla giustizia, e paghino pesantemente per quanto commesso. A don Raffaele la nostra totale solidarietà e vicinanza per quanto subìto”.  

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