Partite Iva, rinvio e rateizzazione dell'acconto di novembre 2024: ecco cosa cambia
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Direttore: Alessandro Plateroti

Partite Iva, rinvio e rateizzazione dell’acconto di novembre 2024: ecco cosa cambia

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Confermato il rinvio dell’acconto di novembre per le Partite Iva con volume d’affari inferiore a 170mila euro.

Il Governo ha confermato una misura attesa da molti professionisti: il rinvio e la rateizzazione del secondo acconto di novembre per le partite Iva con un volume d’affari inferiore a 170mila euro.

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Grazie agli emendamenti proposti dalla Lega, questa categoria potrà dilazionare il pagamento delle imposte dirette (Irpef, Ires, Irap) in cinque comode rate, con scadenza finale fissata a maggio 2024. La misura rappresenta un’importante boccata d’ossigeno per autonomi, piccoli imprenditori e artigiani, offrendo maggiore flessibilità nella gestione delle uscite fiscali.

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Un successo già collaudato nel 2023

Nel 2023, l’introduzione della rateizzazione ha coinvolto circa 276mila titolari di partite Iva, con un significativo spostamento di liquidità per un valore complessivo di circa 600 milioni di euro. Tra i beneficiari, oltre 83mila contribuenti erano soggetti all’Irpef, mentre il resto rientrava nei regimi dei minimi e forfettari.

Questa soluzione ha permesso a molti professionisti e piccoli imprenditori di dilazionare gli importi dovuti, evitando pressioni finanziarie immediate. La partecipazione massiccia ha dimostrato l’efficacia di un sistema che distribuisce gli oneri fiscali su un periodo più ampio, migliorando la sostenibilità economica delle attività indipendenti.

Una misura verso la semplificazione fiscale

Alberto Gusmeroli, promotore della misura e presidente della commissione Attività produttive della Camera, ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un passo verso una semplificazione fiscale concreta. Per la prima volta dopo decenni, le imposte non saranno anticipate ma pagate alla fine dell’anno fiscale, sulla base dei redditi effettivamente percepiti.

La Lega ha proposto ulteriori emendamenti per ampliare i benefici: uno di questi punta alla dilazione dei contributi previdenziali, attualmente esclusi, e un altro mira a includere dipendenti e pensionati tra i soggetti beneficiari. Gusmeroli ha inoltre espresso l’intenzione di rendere strutturale questa modalità di pagamento, eliminando la necessità di ricorrere a prestiti per far fronte agli acconti.

Con queste nuove disposizioni, la platea di beneficiari potrebbe estendersi, rafforzando la sostenibilità economica di migliaia di imprese e professionisti. La proroga rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno del Governo nel supportare il tessuto economico del Paese.

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ultimo aggiornamento: 26 Novembre 2024 18:25

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