Piccole formazioni politiche ai margini del bipolarismo possono cambiare il quadro politico.
Questa volta potrebbero prendere piede i gruppi politici del centro che in Italia non hanno fortuna dalla seconda repubblica a causa del bipolarismo che domina in Italia. Questi partiti sembrano godere di numeri importanti in Parlamento ma non del consenso degli elettori, dato che sono sempre in fondo alle classifiche dei sondaggi.
Ma sul Corriere il governatore della Liguria Toti sottolinea un quesito fondamentale: “Il centro riuscirà a unirsi e a creare una massa critica autonoma o al dunque i partitini sceglieranno di aggregarsi alle coalizioni sapendo a quel punto di essere sostanzialmente residuali?”
Le coalizioni e i sentimenti politici però stanno cambiando a causa della crisi e della guerra in Ucraina. La situazione politica attuale interna ed estera sta provocando non pochi terremoti all’interno delle coalizioni e dei partiti stessi. Lo si evince dalla crisi di Forza Italia e della coalizione di centrodestra unita contro Giorgia Meloni. Ma anche nel centrosinistra le cose non si mettono bene a partire dalla mal sopportata unione tra Pd e M5S e le spinte antigovernative di Conte.
I partiti di centro pensando ad una convention
Voci sembrano circolare di un eventuale passaggio di Gelmini, ministra azzurra di lunga data ad Azione di Calenda partito di centro staccatosi da una costola del Pd come Italia Viva di Renzi. Anche l’ex premier aveva già progettato un grande centro con Forza Italia che però ha preso le sue derive verso la destra di Salvini e quindi abbandonato il progetto.
Azione, inoltre, si è unito con +Europa di Emma Bonino, il partito europeista progressista. Ma a detta di Calenda non è intenzionato ad unirsi a nessun altro. Matteo Renzi però insiste su un partito di centro che sia una forza oppositrice alle due estremità del bipolarismo. Una sorta di contenitore europeista di stampo macroniano “unito sulla politica estera e sulla politica economica, plurale su temi etici e disposto ad affidare a un papa straniero la rappresentanza di tutti”.
Questa visione renziana è condivisa anche dal gruppo di Toti Italia al Centro. Questi punti di accordo sta portando i vari partiti di centro ad una convention insieme a luglio. L’idea di Renzi è che il centro nasca dagli errori altrui cosa a cui stanno contribuendo come “formidabili alleati” Conte e Salvini.