A Pasqua riparte il turismo: la guerra non ferma le feste

A Pasqua riparte il turismo: la guerra non ferma le feste

Nonostante la guerra abbia colpito l’economia con i rincari del carburante dei beni, il turismo riparte.

Sono circa 14 milioni le persone in viaggio per le vacanze di Pasqua, sia italiani che stranieri. Il boom di prenotazioni fa ben sperare per un ritorno alla normalità del turismo per i prossimi ponti e per le vacanze estive. I numeri però sono ancora sotto alla media rispetto al periodo pre-Covid.

Una buona notizia per il turismo italiano che riparte dopo i duri colpi inflitti dalla pandemia. La prima Pasqua non dominata dal Covid e dalle restrizioni, nel nostro paese si torna a viaggiare nonostante sia afflitta da nuovi problemi come quelli dei rincari dei prezzi: dal carburante alle materie prime.

Le buone condizioni climatiche hanno permesso alla Federalberghi di registrare un aumento delle partenze. Complice anche il ponte del 25 aprile, infatti 1 su 4 (24,9%) approfitterà della vicinanza con il 25 aprile per allungare la vacanza. L’89,5% resterà in Italia, mentre il 10,5% sceglierà l’estero. Le mete scelte sono le città d’arte e i piccoli borghi italiani. Un dato positivo quindi non solo per il turismo ma anche per la cultura. Si registrano aumenti dai musei ai siti archeologici.

Roma

Nonostante gli assenti, il turismo italiano sta riprendendo il volo

Ben il 28,7% ha scelto le città d’arte mentre a vincere sono e restano le mete di mare con il 28,9% mentre chi sceglie la montagna è solo il 16,4%. All’estero si muovono il 57,8% che sceglie le grandi capitale europee. Il settore nonostante abbia ricavato 7 miliardi sta ancora subendo le conseguenze della pandemia. Mancano i turisti dell’Europa dell’est, soprattutto della Russia che era una bella fetta di turisti, mancano anche i turisti dalla Cina e Giappone. Questo è dovuto ad una paura per la guerra e alle precarie condizioni di stabilità mondiale che non porta a fare programmi a medio lungo termine.

A viaggiare e creare i quasi 5 milioni di pernottamenti tra giovedì santo e pasquetta sono soprattutto italiani con il 74% ma sta ripartendo anche il turismo estero, soprattutto europeo con il 26% del totale con 1,2milioni. La presenza straniera è ancora un grave assente nel turismo italiano rispetto ai numeri della Pasqua 2019, prima della pandemia.

Ma è un ottimo punto di partenza per il nostro turismo. La Pasqua 2022 potrebbe rivelarsi un momento positivo per il turismo italiano, anche se la ripartenza non investe tutti i territori e le tipologie di destinazione, e non è sufficiente ad attenuare la delusione per i mediocri risultati dei mesi invernali”, ha dichiarato Vittorio Messina, presidente di Assoturismo.