Con l’arrivo delle vacanze aumentano i furti di documenti sul web: i passaporti rubati si vendono fino a 5000€ sul dark web.
Problemi con i passaporti, infatti, ogni anno, milioni di italiani organizzano le loro vacanze affidandosi a strumenti digitali. Tuttavia, la digitalizzazione dei viaggi ha aperto nuove strade ai criminali informatici, che approfittano di questo contesto per sottrarre dati personali e documenti di viaggio. Secondo una recente ricerca condotta da NordVPN e Saily, il dark web è diventato un vero e proprio marketplace globale di passaporti, visti e documenti contraffatti.

Le vacanze digitali attirano i cybercriminali
Il report ha evidenziato che le scansioni di passaporti vengono vendute online a partire da 10 dollari, ma i passaporti europei verificati possono arrivare a valere anche 5000 dollari, per via della loro validità e dell’alto livello di affidabilità percepito. A questi si aggiungono falsi estratti conto, visti contraffatti e account frequent flyer con milioni di miglia.
Come vengono rubati i documenti e come proteggersi
I metodi di furto sono molteplici e sempre più sofisticati. I criminali utilizzano malware per cercare file nei dispositivi o nei cloud personali, oppure attaccano direttamente siti di compagnie aeree e agenzie di viaggio. In molti casi, i dati vengono rubati attraverso siti di phishing che imitano i portali ufficiali, spingendo gli utenti a caricare passaporti o visti inconsapevolmente.
L’uso dei documenti rubati è facilitato da tecnologie come il deepfake, che consente di creare immagini false credibili, rendendo più semplice l’accesso a servizi online con la sola scansione di un passaporto e un selfie.
Per proteggere i propri dati, NordVPN e Saily consigliano di conservare i documenti in archivi digitali criptati. Utilizzare password complesse e affidarsi a una VPN affidabile come NordVPN. Questo tipo di protezione aiuta a crittografare il traffico internet, nascondere l’indirizzo IP e proteggere le informazioni personali durante la navigazione.