Cosa succede se passi da casa di proprietà all'affitto: cambia tutto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Passare dalla casa di proprietà all’affitto: vantaggi e svantaggi, cosa cambia

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I cambiamenti che avvengono quando si decide di passare da una casa di proprietà all’affitto: cosa c’è da sapere.

Sempre più persone scelgono – o si trovano costrette – a compiere una transizione molto importante, che prevede la scelta, anche sofferta, di rinunciare alla casa di proprietà per optare per l’affitto. Tale decisione potrebbe sembrare legata esclusivamente a motivazioni economiche, ma, in realtà, i cambiamenti che ne derivano coinvolgono anche aspetti pratici, psicologici e relazionali. Scopriamo cosa cambia.

Passare da casa di proprietà ad affitto: cosa cambia

L’impatto economico è sicuramente il primo elemento a palesarsi, nel momento in cui si lascia una casa di proprietà per entrare in affitto.

Se da un lato vengono meno le spese legate a mutui, tasse immobiliari e manutenzioni straordinarie, dall’altro l’affitto introduce nuove voci di spesa, a partire dal canone mensile, spesso esoso nelle principali città italiane.

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A tutto ciò, poi, si aggiungono costi iniziali come il deposito cauzionale e le eventuali commissioni d’agenzia, che possono incidere – anche in modo sostanziale – sul bilancio familiare.

Inoltre, mentre una casa acquistata rappresenta un bene patrimoniale destinato a essere rivalutato nl corso del tempo, l’affitto non produce alcun tipo di ritorno economico. Ciò, dunque, può provocare, nella persona o nella famiglia, una sensazione di incertezza sul piano della sicurezza economica, soprattutto se non ci sono altre forme di investimento da considerare o che si sono tenute in considerazione in precedenza.

La questione della stabilità e del senso di casa

Passare da casa di proprietà all’affitto comporta inevitabilmente anche una revisione del concetto di stabilità abitativa.

A differenza della proprietà, che garantisce continuità e autonomia nelle decisioni, vivere in affitto vuol dire anche tenere in considerazione i vincoli contrattuali, nonché il rischio di dover cambiare casa per volontà del proprietario o a causa delle modifiche apportare, in un secondo momento, alle condizioni economiche.

Tale situazione, infatti, può compromettere la possibilità di fare progetti a lungo termine, ad esempio quello di stabilirsi definitivamente in un quartiere o costruire una rete di relazioni solide nel posto in cui si vive.

Dal punto di vista emotivo, il passaggio può risultare ancora più delicato, in quanto la casa rappresenta spesso un rifugio, un luogo che riflette la propria identità.

Rinunciare a questo spazio personale – e, in alcuni casi, al diritto di personalizzarlo – può generare disagio, frustrazione e anche un senso di provvisorietà. Spesso, infatti, chi vive in affitto avverte la sensazione di sentirsi solo di passaggio, in quanto non riesce ad identificare un luogo da poter chiamare davvero “casa”.

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ultimo aggiornamento: 16 Aprile 2025 9:41

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