Passione motori, in Italia non esistono solo Monza e Imola
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Passione motori, in Italia non esistono solo Monza e Imola

Passione motori

Circa trenta autodromi diffusi lungo Stivale, tra cui spiccano ovviamente i circuiti di Monza e Imola, che sono i più noti anche per la collaborazione con la Formula 1.

La passione dei motori in Italia non si limita solo a questi due grandi tracciati, ma prende forma nelle curve di impianti che regalano fascino e adrenalina anche ai piloti amatoriali.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Tutti al volante. Negli ultimi anni, infatti, si è diffuso anche nel nostro Paese il sistema di noleggio di supercar che tutti gli appassionati possono guidare sugli impianti professionali: uno dei casi più noti è quello della società www.RseItalia.it, che mette a disposizione delle Gran Turismo del calibro di Ferrari F 812 Superfast, Maserati Granturismo S o Lamborghini Huracàn per dei giri in pista davvero mozzafiato, con alcune esclusive come l’autodromo di Franciacorta, Bari o Pavia.

Le piste in Italia

E proprio gli appassionati che hanno testato al volante l’esperienza di guidare su un autodromo professionale hanno in qualche modo realizzato una classifica speciale delle piste italiane, con pareri raccolti attraverso varie fonti, dalle recensioni sui siti specializzati o via social al sondaggio specifico realizzato dalla rivista Motociclismo, che era ovviamente più orientata ai giudizi degli amanti delle due ruote.

Il duello tra Monza e Imola

Se il podio degli impianti più amati di Italia vede un predominio netto delle piste di Monza e Imola, ovvero le più note anche al grande pubblico, grazie soprattutto alle monoposto della Formula 1 che spesso proprio su quelle curve e su quei rettilinei hanno scritto pagine di storia della velocità, al terzo gradino troviamo il Mugello, che negli ultimi anni si è imposto all’attenzione dei motociclisti (e anche in questo caso conta la presenza del GP del campionato mondiale MotoGP). Più interessante è forse la lotta per le altre posizioni, tra quelli che solo all’apparenza possono essere definiti autodromi minori.

Il caso Franciacorta

Prendiamo il citato autodromo di Franciacorta che, nonostante la giovane età (è stato inaugurato appena nel 2006), è riuscito già a imporsi nel panorama nazionale, conquistando la palma di pista preferita tra le “altre” a livello assoluto anche per i motociclisti. L’impianto sorge nel cuore della Franciacorta, una terra che in questi ultimi anni sta vivendo una fase di grande crescita anche dal punto di vista turistico ed enogastronomico, e in questo 2018 vanta in calendario l’unica tappa italiana del circuito NASCAR Whelen Euro Series, ovvero il campionato Nascar effettuato però solo su circuiti europei.

La panoramica italiana

Tra gli altri circuiti che conquistano il consenso degli appassionati “attivi” meritano una menzione Adria e San Martino del Lago, mentre al Centro e al Sud Italia la diffusione della passione motori è in divenire: gli impianti meridionali scontano un ritardo “storico” e fanno i conti con una situazione infrastrutturale tradizionalmente più complessa, che rende più difficili le attività. Nonostante questo, comunque, realtà come Vallelunga, Sele, l’Autodromo del Levante di Bari o quello di Pergusa a Enna, che è tornato alla attività dopo un periodo di stop ai lavori, si stanno dimostrando sempre più all’altezza delle aspettative sia del pubblico che dei piloti amatoriali.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 23 Aprile 2018 17:14

Catadiottri: cosa sono, a cosa servono e dove si trovano

nl pixel