Probabilmente non tutti ne sono a conoscenza, eppure al giorno d’oggi le passkey sono molto più diffuse delle password, al punto tale che sono ritenute molto più facili e, al tempo stesso, decisamente più sicure rispetto alle password.
In fondo, l’evoluzione tecnologica ci sta facendo compiere dei veri e propri passi da gigante. Basti pensare, come è stato riportato su Chronist.it, che c’è la possibilità addirittura di effettuare i pagamenti nei negozi con un semplice chip che viene impiantato direttamente nella mano. Insomma, non c’è che dire: chissà cosa succederà in futuro.
Google e l’addio alle vecchie password
Come mai le care e vecchie password finiranno ben presto in soffitta? C’è lo zampino di Google, che sta per dare il benvenuto alle nuovissime passkey. Si tratta di innovativi sistemi di autenticazione che non necessitano dell’inserimento di una specifica parola chiave, ma al contempo sono in grado di assicurare sempre un alto livello di sicurezza.
Il colosso di Mountain View, infatti, ha dato il via all’attività di distribuzione di una nuova funzionalità, che serve proprio per l’impostazione di una passkey sui vari device di cui si dispone. La passkey, in poche parole, risulta poi collegata direttamente al proprio account di Google.
Come funzionano le passkey
Si tratta, come si può facilmente intuire, di un vero e proprio sistema di autenticazione. In poche parole, le passkey vengono impiegate per dare conferma della propria identità nel momento in cui si cerca di accedere a un determinato profilo, sia che si tratti semplicemente della propria casella di posta elettronica, sia di un profilo su un social network, ma anche ad esempio del portale della propria banca.
C’è la possibilità di sfruttare le passkey come dei veri e propri sistemi di sblocco, esattamente come quelli che si utilizzano al giorno d’oggi in maniera molto diffusa sugli smartphone. Sì, avete capito bene, un po’ lo stesso concetto dello sblocco con il riconoscimento facciale oppure con l’impronta digitale. Altrimenti, si può pensare di sfruttare lo sblocco del display oppure una chiavetta hardware di sicurezza.
La facilità d’uso delle passkey
Questi nuovi sistemi di autenticazione sono davvero semplici da utilizzare. Avete presente quelle app che permettono di effettuare i pagamenti contactless, come ad esempio avviene con Google Wallet? Può capitare, infatti, dopo aver avvicinato il cellulare al POS della cassa per il pagamento, che venga visualizzata sullo schermo del dispositivo mobile la richiesta di sbloccare il telefono per poter eseguire il pagamento.
In questi casi, spesso e volentieri si va a sfruttare l’impronta per poter effettuare lo sblocco del cellulare e così avviene il pagamento. In questo caso, non ce ne siamo resi conto, eppure abbiamo utilizzato proprio una passkey al posto del tradizionale pin della carta che è stata collegata a un portafoglio digitale.
I vantaggi rispetto alle password
Spesso e volentieri, le passkey risultano avere un livello di sicurezza notevolmente superiore rispetto a quello che può garantire una password. Infatti, anche se in realtà non ce ne rendiamo minimamente conto, le passkey sono caratterizzate dalla presenza di due fattori. Il primo è legato alla presenza di un device, che nella maggior parte dei casi è rappresentato da uno smartphone, e da un elemento biometrico, che può essere l’impronta digitale oppure il riconoscimento facciale.
Non solo, dal momento che la passkey è sempre oggetto di un’operazione di criptaggio sul device e non esce in alcun caso. Sia al portale che al sito in cui si sta effettuando la procedura di autenticazione, infatti, non viene inviato alcunché in chiaro. Di conseguenza, anche se lo smartphone dovesse essere rubato, ecco che il malintenzionato non può in alcun modo sfruttarlo per accedere ai vari profili dell’utente derubato, visto che non ha a disposizione il fattore biometrico.
