Patente 2022, esame: a partire da Luglio si faranno online

Patente 2022, esame: a partire da Luglio si faranno online

Le ultime novità date dal ministro Giovannini, l’esame della patente parlando di quello teorico saranno completamente stravolti.

Passano gli anni, cambiano anche continuamente e costantemente l’esame della patente di guida. Dopo l’ultima rivoluzione volta ad abbassare i tempi in maniera drastica e il cambio del numero delle domande dato lo scorso anno. Ora il ministro Enrico Giovannini ha rivelato l’arrivo di una vera altra rivoluzione per quanto riguarda gli esami di teoria e anche pratica. Questo per far uscire guidatori più responsabili.

A partire da luglio ci sarà l’ingresso del riconoscimento facciale, queste le parole del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili: “Andrà in esercizio un sistema automatizzato per il riconoscimento facciale dei candidati. Attraverso parametri biometrici che consentirà un recupero di produttività di un ulteriore 20%. Perché taglia drasticamente i tempi amministrativi di verifica di chi si presenta all’esame in modo che sia effettivamente il destinatario della patente evitando, così, che si ripetano casi di sostituzione o tentata sostituzione al momento dell’esame”.

Patente di guida

Come cambiano le prove su strada

Il ministro Giovannini parla così per quanto riguarda il cambiamento della prova su strada per l’esame della del documento di guida: “Remotizzazione dell’esaminatore nella conduzione degli esami pratici attraverso collegamenti in tempo reale a distanza. Questo è importante perché oggi gli esaminatori, partendo dal capoluogo di provincia. Devono muoversi in tutta la provincia e il tempo di spostamento fa parte del tempo lavorativo“.

Rivoluzione anche all’esame della patente A per quanto riguarda i motocicli: “In discussione ci sono alcuni interventi sulle modalità di esame e la validità della patente. In particolare per gli esami per il conseguimento della patente A. In quanto l’accesso progressivo alla patente A non ha mostrato alcun effetto positivo sulla sicurezza stradale pur comportando un onere amministrativo notevole“. Conclude così il ministro Giovannini.