Un patrigno è stato condannato a 6 anni per violenza sessuale a Barcellona. Le indagini sono partite grazie alla denuncia della vittima.
In un processo celebrato con rito immediato, il giudice dell’udienza preliminare ha condannato a sei anni di reclusione un patrigno di 36 anni, residente a Barcellona, per violenza sessuale.
Le presunte aggressioni, che sarebbero state sulla vittima minorenne, si sono verificate all’interno del contesto familiare e si sono protratte fino all’agosto dello scorso anno.
La denuncia della vittima contro il patrigno
L’indagine è iniziata grazie alla coraggiosa decisione della vittima di denunciare le violenze subite, come riportato da Messina.gazzettadelsud.it, non appena ha raggiunto la maggiore età.
Le accuse riguardano un lungo periodo di abusi iniziato nel 2020, quando la ragazza era ancora minorenne, e che si sarebbe protratto fino alla sua fuga, avvenuta l’11 settembre 2023.
La giovane, dopo essere scappata dalla residenza in cui viveva con la madre e il patrigno, si è rifugiata presso una parente al Nord Italia.
Durante il suo viaggio, è stata notata dalla polizia ferroviaria alla stazione di Messina, visibilmente scossa e in difficoltà.
Gli agenti, preoccupati per il suo stato emotivo, l’hanno avvicinata e hanno raccolto le sue prime confidenze riguardo ai traumi subiti.
Da quel momento, è partita l’inchiesta condotta dalla Squadra Mobile di Messina sotto la supervisione della Procura di Barcellona.
In conformità con le procedure previste dal “codice rosso“, la giovane è stata ascoltata immediatamente, fornendo una dettagliata testimonianza degli abusi subiti.
Le accuse e il processo
Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe approfittato del suo ruolo di patrigno per perpetrare violenze sessuali ripetute sulla ragazza.
La vittima ha spiegato che, per paura e vergogna, non aveva mai denunciato prima gli abusi, temendo ritorsioni e una possibile disgregazione del nucleo familiare.
Solo una volta raggiunta la maggiore età e allontanatasi fisicamente dalla casa materna, la giovane ha trovato la forza di raccontare il suo calvario.
Il patrigno è stato arrestato e sottoposto a processo con giudizio immediato, considerata la gravità delle accuse e la solidità delle prove raccolte.
Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno raccolto testimonianze e riscontri che hanno confermato il quadro accusatorio. La sentenza di condanna prevede sei anni di reclusione per il 36enne, ritenuto responsabile delle violenze.