Durante la sagra di Malamocco, sull’isola veneziana del Lido, alcuni fuochi d’artificio sono caduti tra la gente.
Una serata che doveva essere di festa e celebrazione si è trasformata in un incubo per molti partecipanti alla sagra di Malamocco a Venezia. Poco prima di mezzanotte, durante il culmine dello spettacolo pirotecnico organizzato per la festa della Madonna di Marina, alcuni fuochi d’artificio sono caduti in mezzo alla folla.
L’incidente durante la Sagra di Malamocco
Almeno tre razzi, secondo le testimonianze, hanno preso una traiettoria sbagliata, finendo direttamente sulle persone che assistevano all’evento dalla riva e dal molo.
Il caos è scoppiato immediatamente: le esplosioni hanno causato panico e un fuggi-fuggi generale. Tra le grida di terrore, il pianto dei bambini e la fuga disordinata delle persone, si è verificata una situazione di estrema concitazione. I video ripresi dai presenti mostrano chiaramente il momento dell’incidente e la conseguente reazione del pubblico.
Secondo i rapporti della stampa locale, almeno undici persone sono rimaste ferite, tra cui diversi bambini. Le ferite riportate vanno dalle ustioni causate dai fuochi d’artificio alle lesioni da calpestamento durante la fuga.
Le conseguenze e le reazioni dei presenti
L’episodio ha sollevato molte preoccupazioni e lamentele tra i presenti e sui social network. Una delle principali critiche riguarda la lentezza dell’arrivo dei soccorsi. Molti hanno lamentato la lunga attesa per l’ambulanza, che ha ulteriormente esacerbato la situazione di panico. Il personale sanitario, una volta arrivato sul posto, ha prestato le prime cure ai feriti.
La maggior parte delle persone ha riportato ferite lievi da bruciatura e da calpestamento, trattate direttamente sul posto. Alcuni, però, sono stati trasportati al punto di primo soccorso del Lido per accertamenti più approfonditi.
Le autorità locali hanno immediatamente avviato un’indagine per capire cosa abbia causato il malfunzionamento dei fuochi d’artificio e per attribuire eventuali responsabilità.