Pd: under 35 sotto accusa per le critiche ad Israele

Pd: under 35 sotto accusa per le critiche ad Israele

Dopo il caso di La Regina anche Rachele Scarpa al centro delle polemiche del Pd.

Raffaele La Regina era uno degli under 35 scelto come capolista del Pd in Basilicata ma è stato costretto a fare un passo indietro. Il motivo sono state le polemiche sui suoi tweet contro Israele. Ma non è l’unico e scoppia un caso che in campagna elettorale è un buon argomento per gli avversari. Anche Rachele Scarpa, la candidata capolista Pd di 25 anni a Treviso è al centro della bufera. Il motivo è lo stesso: la sua posizione contro le violenze commesse dall’esercito israeliano occupante contro il popolo palestinese.

Subito i giovani vengono accusati di antisemitismo dai detrattori della sinistra. Il senatore di Fratelli d’Italia, Giovanbattista Fazzolari, ha scritto: «Emerge un grave problema di antisemitismo diffuso nella base giovanile del Pd. Dopo il caso La Regina adesso spunta un’altra giovane candidata, Rachele Scarpa, che scrive deliranti attacchi contro Israele arrivando a negare il diritto alla difesa dello stato d’Israele». La giovane candidata ha deciso di rispondere alle accuse su Fb.

Enrico Letta

Critiche alle violenze di Israele: Fratelli d’Italia accusa il Pd di antisemitismo

«Il Partito Democratico, di cui faccio parte, sostiene da sempre il processo di pace in Medio Oriente e io mi riconosco nella posizione espressa dall’Unione Europea e anche dal Presidente Biden a favore di una soluzione a due Stati» ha scritto Scarpa. “Tuttavia, ben altro discorso è la legittima critica alla politica del governo israeliano, quando in passato in nome del diritto di difesa è arrivato a colpire la popolazione civile, ricevendo critiche da tutto il mondo, anche da parte di esponenti del mondo ebraico» ha precisato la candidata.

«La mia militanza politica è iniziata dal viaggio nel campo di concentramento di Auschwitz e ritengo una priorità assoluta lottare contro razzismo e antisemitismo: è la politica estera delle destre italiane a essere completamente indifendibile e ad avere come riferimenti “campioni della democrazia” come Bolsonaro, Orbán, Putin e Trump». Ha concluso così la sua precisa replica Rachele Scarpa. Ma il senatore meloniano ha incalzato proponendo un post della candidata trevigiana.

«In un post dell’11 maggio del 2021 di Rachele Scarpa si legge: “Chi si ostina a parlare del diritto di Israele di difendersi si rifiuta di cogliere la gravità e la complessità della situazione. E chiude gli occhi davanti a quello che Human Right Watch ha definito pochi giorni fa il regime di apartheid di Israele”. Il senatore scrive: Purtroppo il Pd non ha mai affrontato il problema dell’antisemitismo camuffato da ostilità nei confronti di Israele, che caratterizza la posizione politica di gran parte della sinistra italiana. Ci aspettiamo da Enrico Letta finalmente quelle parole chiare che non ha mai avuto il coraggio di pronunciare per strizzare l’occhio alla sinistra più estrema».

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