Gli esponenti del PD contro Conte: le forti accuse, toni infuocati
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Direttore: Alessandro Plateroti

“Conte è di destra come Salvini”: si alzano i toni, l’attacco frontale del PD

Giuseppe Conte

Elly Schlein e Giuseppe Conte ai ferri corti. Il leader del M5S boccia l’alleanza con il PD e chiede primarie per decidere la leadership del “campo largo”.

La vocazione unitaria di Elly Schlein sembra essere arrivata al capolinea. Nonostante mesi di tentativi per tenere insieme i frammenti del centrosinistra, il “campo largo” si sgretola sotto il peso delle divergenze con il Movimento 5 Stelle. Il colpo di grazia arriva direttamente da Giuseppe Conte, che con un’intervista a La Stampa ha dichiarato: “Se il voto fosse domani, andremmo da soli”.

Giuseppe Conte e Elly Schlein
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Gli esponenti del PD contro Conte: le forti accuse

Una presa di posizione che non lascia spazio a compromessi, ponendo veti su temi come Ucraina, Europa e, soprattutto, sulla leadership del centrosinistra: “Il capo della sinistra lo decidono i cittadini”.

Un chiaro riferimento alle primarie, viste come unico modo per risolvere lo scontro tra Conte e Schlein.

Le parole di Conte non passano inosservate. All’interno del Partito Democratico, la minoranza dem alza i toni, con Giorgio Gori che accusa: “Le parole di Conte coincidono con le posizioni di Orban, Salvini e Le Pen”.

Dalla maggioranza, Andrea Orlando si limita a un laconico: “Sono perplesso per come Conte pone il tema dell’accordo”.

Anche gli alleati del centrosinistra intervengono:

  • Riccardo Magi (Più Europa): “Ambiguo progressismo salviniano”.
  • Nicola Fratoianni (Alleanza Verdi e Sinistra): concorda su alcuni punti, ma chiede un azzeramento delle trattative.

Nel frattempo, Italia Viva, con Davide Faraone, ironizza: “Il mago di Oz oggi dichiara di non essere mai stato di sinistra”.

Il futuro del “campo largo”: un progetto in bilico

La strategia di Schlein, basata su pazienza e inclusività, sembra aver trovato un ostacolo insormontabile nella visione autonoma di Conte. Mentre il PD si rifugia nel silenzio, il centrosinistra affronta l’ennesima crisi identitaria.

Resta da vedere se il progetto del “campo largo” sarà definitivamente archiviato o se si riuscirà a trovare un compromesso tra posizioni sempre più distanti.

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ultimo aggiornamento: 6 Dicembre 2024 16:00

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