Ultime ore di lavoro per le delegazioni di Pd e Movimento 5 Stelle prima delle consultazioni al Colle. Resta il nodo Di Maio vicepremier, si prova a lavorare sui contenuti.
Dopo la lunga trattativa al termine del quale Nicola Zingaretti ha riconosciuto Giuseppe Conte come premier, Pd e M5S riprendono a lavorare sui programmi nonostante sulla formazione del governo resti il nodo legato al ruolo di Luigi Di Maio..
Il leader del MoVimento, stando a quanto riferito da fonti del Pd, vuole mantenere la carica di vicepremier, concessione che i dem non sono disposti a fargli.
La direzione del Partito democratico ha dato a Zingaretti il mandato a dare la disponibilità per verificare la possibilità della formazione di una nuova maggioranza di governo.
Crisi di governo, delegazioni di Pd e Movimento 5 Stelle al lavoro prima delle consultazioni al Colle
Nonostante la formazione del nuovo governo sia fortemente a rischio per i nomi e gli incarichi, inutile negarlo, le delegazioni del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle si sono ritrovate di buona ora alla Camera dei deputati per provare a blindare l’accordo. Almeno per quanto riguarda il piano delle idee. Il resto, la formazione della squadra di governo, è un problema che dovranno risolvere i leader.
Accordo ancora lontano, resta il nodo Luigi Di Maio
In tutto ciò il tempo stringe pericolosamente e sembra giocare a favore dei pro-voto-subito. Senza una base di accordo e senza una comunione di idee il Presidente della Repubblica potrebbe decidere di rovesciare il tavolo delle trattative mandando il Paese alle urne. Ipotesi non improbabile a poche ore dall’incontro del Capo dello Stato con la delegazione del Partito democratico.
Il voto sulla piattaforma Rousseau non convince Mattarella, mandato a rischio
A peggiorare la situazione c’è la decisione annunciata da Luigi Di Maio di mettere al voto sulla piattaforma Rousseau l’accordo di governo con il Pd. Dovrebbe trattarsi di una votazione simile a quella sul famigerato contratto di governo che avrebbe dato il via al governo a guida Lega-Movimento Cinque Stelle. Questo slancio verso la base pentastellata però non piace a Mattarella, pronto a non dare il mandato a Conte nel caso in cui Di Maio dovesse confermargli la votazione online dopo la consegna del mandato e la formazione della squadra di governo.
Di seguito il post condiviso da Luigi Di Maio sulla propria pagina Facebook
Dal Pd il mandato a Zingaretti per la disponibilità a valutare la possibile formazione di un nuovo governo
Prima dell’incontro con il Presidente Mattarella, la direzione del Partito democratico ha dato a Nicola Zingaretti il mandato a confermare la sua disponibilità per la formazione di una nuova maggioranza di governo.