Sia Schlein che Bonaccini ritengono le alleanze necessarie per ripartire, soprattutto con il M5S che al momento però chiude le porte.
Il Pd è nel pieno della sua fase di ricostruzione anche se procede a rilento. Gli esponenti sono divisi su tutto e sembra che il Pd faccia fatica a ripartire. Superato ormai da mesi nei sondaggi, non è più il primo partito dell’opposizione e pare stia perdendo anche il voto della sinistra. Dopo la divisione dei candidati a segretario del partito sulla data delle primarie, arriva lo strappo di Schlein che propone il voto online e scatena l’ira di mezzo partito.
La candidata, neo tesserata al Pd, ha voluto chiarire la sua posizione riguardo al voto online ieri su In Onda su La7. “Non voglio semplificare, né sostituire i gazebo che fanno parte di una ritualità importante. Ma forse accanto a questo metodo, per agevolare un allargamento della partecipazione dopo l’astensionismo visto, sia doveroso metterlo in campo, tanto più che il Pd ha già adottato un sistema innovativo e sicuro che usa lo Spid”, spiega Elly Schlein sull’ipotesi di voto online per le primarie. “Mi sembra un elemento utile. Non dobbiamo avere paura della partecipazione, cerchiamo di aprirci essere empatici con le persone che non sentono rappresentate”.
La candidata esclude Renzu
Ospite del programma di La7, l’ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna ha anche parlato delle alleanze, e di quella più scottante ma più utile al Pd al momento, dato il calo di consensi. “Io credo sia irresponsabile, dopo quello che è accaduto, non provare a trovare fronti comuni con altre opposizioni” ha detto Schlein. “Mi ha fatto piacere che tutte le opposizioni abbiano presentato mozioni sul salario minimo. Dobbiamo metterci d’accordo sulle cose che possiamo fare insieme. Su diseguaglianze, clima e lavoro ci sederemo con tutti e vedremo chi ci sta”, dice proponendo un’apertura al M5S.
La candidata propone “un’alleanza basata sul tema del lavoro deve essere il faro del Pd. Su questo ci siederemo con tutti per vedere chi ci sta”. Ma resta fuori da questa apertura Matteo Renzi. “A me interessa superare gli errori e le contraddizioni che Renzi, prima di andarsene lasciando macerie, ha creato dentro la comunità del Pd. Voltiamo pagina rispetto a quelle scelte politiche, tanto Renzi ormai sta da un’altra parte e quello che farà lo deciderà nell’ambito della sua forza politica”.