Il Partito democratico di divide sull’eredità di Bersani. È scontro tra Nicola Zingaretti e l’ala renziana del Pd.
Dura poco l’idillio nel nuovo Pd unitario di Nicola Zingaretti. Alla ricerca di un fronte compatto (sia all’interno del partito che nel mondo della sinistra), il neo Segretario dem avrebbe in mente di ricandidare anche ex eurodeputati Mdp, una scelta per niente apprezzata dall’ala renziana del partito che pure aveva deciso di optare per la via della collaborazione in vista delle prossime Elezioni europee.
Pd, Nicola Zingaretti apre alla ricandidatura degli ex scissionisti passati dalla parte di Bersani
Il nuovo leader del Partito democratico ha aperto pubblicamente la porta agli ex scissionisti, ossia gli ex parlamentari eletti con Partito democratico e poi passati dalla parte di Bersani. L’idea di Zingaretti sarebbe quella di ricandidare Massimo Paolucci, più credibile e tollerabile di Antonio Panzeri, europarlamentare uscente difficile da far accettare dall’ala renziana.
La politica delle alleanze e delle larghe intese di Bersani
La strategia di Zingaretti rispecchia il suo progetto di creare un Pd compatto e aperto alle alleanze per mettere in moto una grande fazione in grado di competere con la Lega di Salvini senza dover ricorrere ad alleanze improbabili come quelle con Forza Italia o il Movimento Cinque Stelle.
Difficile al momento che il grande piano di Zingaretti possa portare al coronamento del sogno del neo Segretario, ossia il ritorno a un bipolarismo che di fatto possa escludere dalla corsa al governo il Movimento Cinque Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia.