Neha Gupta, pediatra, è accusata dell’omicidio della figlia di 4 anni. L’autopsia smentisce l’annegamento e rivela segni di soffocamento.
Una tragica vicenda ha scosso le cronache statunitensi: una pediatra dell’Oklahoma è stata arrestata con l’accusa di aver soffocato la propria figlia di 4 anni e di aver poi inscenato un annegamento. Il fatto è avvenuto in Florida, mentre la donna si trovava in viaggio con la bambina durante una delicata disputa per la custodia.
Il 27 giugno, la polizia di El Portal, Miami-Dade, ha ricevuto una chiamata d’emergenza: una bambina era stata trovata incosciente in una piscina. La piccola, Aria Talathi, è stata trasportata in ospedale, dove è stata dichiarata morta. Inizialmente si è ipotizzato un tragico incidente, ma l’autopsia ha cambiato radicalmente il corso delle indagini.
I risultati dell’autopsia smentiscono l’annegamento
Secondo il rapporto del medico legale della contea di Miami-Dade, nel corpo della bambina non sono stati trovati segni di annegamento: né acqua nei polmoni né nello stomaco. In compenso, sono state rilevate lacerazioni nella bocca e lividi all’interno delle guance, compatibili con il soffocamento. Questi elementi hanno portato gli inquirenti a ritenere che la morte sia avvenuta prima che il corpo fosse posto in acqua, come parte di una messinscena.
Neha Gupta ha riferito alla polizia che la figlia dormiva accanto a lei e che si è accorta della sua assenza alle 3:20 del mattino. Ha raccontato di averla trovata in piscina e di aver tentato invano di rianimarla. Tuttavia, la versione è apparsa poco credibile e contraddetta dai dati forensi.
Custodia contesa e accuse di omicidio aggravato
Il caso si complica ulteriormente con il contesto familiare: la dottoressa Gupta e il suo ex marito, il dottor Saurabh Talathi, stavano affrontando una disputa legale per la custodia della bambina. Gupta avrebbe portato la figlia in Florida senza informare l’altro genitore, violando così gli accordi legali. Come riportato da truecrimenews.com
La donna è stata arrestata a Edmond, Oklahoma, su mandato emesso in Florida, con l’accusa di omicidio di primo grado. Attualmente si trova in attesa di estradizione nella contea di Miami-Dade. Nel frattempo, l’OU Health e l’Università dell’Oklahoma hanno annunciato il suo licenziamento immediato e la sospensione da ogni attività medica, già avviata a fine maggio 2025.
Il caso resta sotto indagine, mentre l’opinione pubblica segue con attenzione l’evolversi della vicenda, sconvolta dalla gravità delle accuse rivolte a una figura medica e materna.
