Pedro Sanchez e la crisi giudiziaria della moglie: un’estate infuocata

Pedro Sanchez e la crisi giudiziaria della moglie: un’estate infuocata

Pedro Sanchez, premier spagnolo, affronta una crisi politica e giudiziaria a causa delle accuse di corruzione.

Come riportato da affaritaliani.it, in Spagna, l’estate 2024 è caratterizzata da un clima politico incandescente che coinvolge il premier Pedro Sanchez. Il prossimo 30 luglio, il magistrato Juan Carlo Peinado ha convocato il premier per un interrogatorio riguardante un caso di corruzione e traffico di influenze che vede coinvolta sua moglie, Begoña Gomez.

Accuse gravi, corroborate da testimonianze che suggeriscono la presenza di Sanchez a incontri sospetti alla Moncloa, sede del governo spagnolo.

Pedro Sanchez e Giorgia Meloni

Il Premier Sanchez sotto pressione: accuse e interrogatori

Dallo scoppio dello scandalo ad aprile, Sanchez ha preso una pausa di cinque giorni per riflettere sul suo futuro politico. Questa mossa, interpretata da molti come una provocazione, sembra una risposta alle accuse che considera infondate e motivate politicamente.

Tuttavia, la moglie del premier non è nuova a controversie legali, avendo già affrontato accuse di comportamento non etico. La sua recente testimonianza silente ha lasciato perplessi i sostenitori del governo, sollevando dubbi anche tra i membri del partito socialista e della coalizione di maggioranza.

Secondo il quotidiano El Confidencial, l’inchiesta si concentra sui rapporti di Gomez con il gruppo turistico spagnolo Globalia, proprietario della compagnia aerea Air Europa. Nel 2020, durante le negoziazioni per un piano di salvataggio multimilionario, Gomez, allora a capo dell’IE Africa Center, avrebbe incontrato privatamente l’AD di Globalia, Javier Hidalgo. Questo piano di salvataggio, approvato nel novembre 2020, ha permesso ad Air Europa di ottenere 475 milioni di euro.

La crisi politica e le conseguenze per il governo spagnolo

Il Tribunale di Madrid ha respinto la richiesta di archiviazione del caso, aumentando la pressione su Sanchez, che ha deciso di rispondere alle domande del giudice solo per iscritto. Questo gesto ha ulteriormente destabilizzato la sua già fragile maggioranza, soprattutto alla luce delle tensioni con i separatisti catalani di ERC e Junts per Catalunya.

Le difficoltà nell’accordo per l’investitura di Salvador Illa, vincitore delle elezioni catalane di maggio, evidenziano ulteriormente la precarietà del governo. L’ex presidente catalano Carles Puigdemont, il cui sostegno al governo Sanchez era stato fondamentale, ha recentemente votato con i partiti di opposizione su una legge importante, mettendo in guardia il premier sulla tenuta della sua coalizione.

La situazione è aggravata dalle richieste dei partiti popolari per le dimissioni di Sanchez e la possibilità di una mozione di sfiducia dopo la pausa estiva. Nonostante i buoni dati economici, grazie in parte alle riforme dell’ex premier Mariano Rajoy, l’incertezza politica potrebbe danneggiare ulteriormente la stabilità del governo spagnolo.