La Corte d’Appello ha cancellato l’ergastolo a Pier Paolo Brega Massone e ridotto a 15 anni la pena all’ex primario della clinica di Santa Rita.
MILANO – Niente ergastolo per l’ex primario della clinica Santa Rita Pier Paolo Brega Massone. Questa è la decisione della Corte d’Appello di Milano che ha inflitto una condanna di 15 anni al medico e al suo vice Fabio Pressicci che dovrà scontare 7 anni e non 24. Secondo quanto ricostruito dall’accusa i due dottori non entravano in sala operatoria, accentando il pericolo di uccidere il paziente.
Le varie denunce e indagini avevano portato all’accusa di omicidio volontario e alla condanna in primo grado all’ergastolo. Ma la Cassazione ha annullato la sentenza ed ha chiesto un nuovo giudizio in appello. I giudici non hanno “riconosciuto un’aggravante, quella del nesso teleologico. Cioè è stato escluso che Brega Massone seguisse queste operazioni a scopo di lucro“.
Milano, la Corte d’Appello cancella l’ergastolo a Pier Paolo Brega Massone
L’accusa anche in secondo grado aveva chiesto l’ergastolo. Una richiesta non accettata dai giudici della Corte d’Appello che hanno deciso di graziare il medico e il suo vice. Molto felice anche la moglie di Pier Paolo Brega Massone sempre al fianco del marito durante le indagini: “Una sentenza che mi emoziona – riporta il sito di Repubblica – ora vediamo la luce. Non è mostro come qualche volta lo dipinge la stampa. Abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia ma la paura era fortissima“.
L’accusa è in attesa della motivazione e poi potrebbe impugnare la sentenza per ricorrere contro la decisione in appello.
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