Terrificante: strangola e uccide la sorella poi si sbarazza del cadavere in modo orribile

Terrificante: strangola e uccide la sorella poi si sbarazza del cadavere in modo orribile

Episodio sconcertante: una donna è stata uccisa da sua sorella che l’ha strangolata e gettata via. Il caso di Penny Busch.

A seguito del ritrovamento del corpo di una donna di 62 anni, le forze dell’ordine hanno scoperto quello che sembra essere stato un delitto in piena regola. I fatti riguardano Jamie Busch, una 53enne di Monroe County, negli Stati Uniti, accusata di aver ucciso la sorella, Penny Busch, strangolandola e successivamente di essersi liberata del suo cadavere in modo orribile. Il corpo senza vita della vittima è poi stato rinvenuto a distanza di settimane a Rush, New York.

Penny Busch uccisa dalla sorella: i fatti

Secondo quanto si apprende da diversi media americani, le forze dell’ordine avrebbero scoperto un cadavere in un fiume a Rush, New York, e lo avrebbero associato a Penny Busch, una donna scomparsa all’inizio di questo mese.

Successivamente, le autorità avrebbero identificato in sua sorella l’omicida. “C’erano situazioni sospette”, ha spiegato lo sceriffo di Monroe County sul caso e su come abbia trovato la casa della vittima.

La sorella di Penny Busch, Jamie Busch, sarebbe quindi accusata di aver strangolato e ucciso sua sorella a seguito di un alterco che è diventato anche fisica. La mattina seguente la donna avrebbe poi cercato di eliminare i cellulari della sorella gettandoli nel fiume Genesee, lo stesso dove ha buttato il corpo senza vita della povera 62enne.

Il profilo della killer

Secondo quanto riferito, la donna accusata di aver ucciso la sorella sarebbe una dipendente di un istituto scolastico che l’ha già stata messa in concedo. “Il recente arresto di un dipendente distrettuale con gravi accuse ha profondamente influenzato tutti noi. Siamo scioccati e rattristati da quanto appreso”, si legge in una dichiarazione della scuola. “Come distretto scolastico che dà la priorità alla sicurezza dei nostri studenti, del personale e della comunità, abbiamo messo l’individuo in congedo e abbiamo collaborato pienamente con le forze dell’ordine durante le loro indagini”.

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