Pensioni dal 2027, ancora aumenti di età: ecco quando potranno andare i giovani

Pensioni dal 2027, ancora aumenti di età: ecco quando potranno andare i giovani

Pensioni, dal 2027 l’età pensionabile aumenterà di tre mesi. I giovani potrebbero andare in pensione a 70 anni.

A partire dal 2027 per le pensioni, i lavoratori italiani dovranno fare i conti con un nuovo incremento dell’età pensionabile, che prevede tre mesi in più di lavoro rispetto all’attuale soglia di 67 anni. Secondo le proiezioni dell’Istat, questi aumenti graduali continueranno fino al 2051, portando i giovani nati dopo il 1960 a lasciare il lavoro solo all’età di 70 anni.

Queste modifiche sono dovute all’adeguamento della speranza di vita, che negli ultimi anni non ha subito variazioni significative a causa della pandemia. Tuttavia, le nuove stime tengono conto di un aumento della longevità e di un quadro demografico in evoluzione.

Aumento dell’età pensionabile: i dettagli del 2027

Dal primo gennaio 2027, chi ha versato contributi prima del 1996 vedrà l’età minima per la pensione aumentare a 67 anni e tre mesi, contro i 67 attuali. Questo sarà solo il primo passo di una serie di adeguamenti previsti dall’Istat: nel 2029 si passerà a 67 anni e sei mesi, e nel 2031 a 67 anni e nove mesi. Questi incrementi proseguiranno fino al 2051, quando l’età pensionabile arriverà a 69 anni e nove mesi.

L’Istat basa queste previsioni sull’aspettativa di vita all’età di 65 anni e su un miglioramento costante delle condizioni di salute della popolazione. Le stime, più elevate rispetto a quelle della Ragioneria Generale dello Stato, che indicavano un aumento di soli un mese nel 2029, evidenziano che il primo scatto avverrà già nel 2027.

Pensioni: possibili sviluppi negativi

Le previsioni demografiche, però, non sono tutte rosee. L’Istat ha elaborato anche scenari più negativi legati alla diminuzione della popolazione residente in Italia. Secondo le stime, nel 2050 il numero di abitanti potrebbe scendere a 52,7 milioni dagli attuali 59, a causa del calo delle nascite e della riduzione del flusso migratorio. Questo potrebbe portare a un ulteriore slittamento dell’età pensionabile, con i lavoratori destinati a rimanere attivi anche oltre i 70 anni. In questo contesto, le sfide per i giovani di oggi diventano ancora più significative: saranno probabilmente costretti a lavorare più a lungo rispetto alle generazioni precedenti, con un sistema previdenziale che richiederà continui adeguamenti per mantenersi sostenibile.

In definitiva, il futuro delle pensioni italiane si prospetta incerto e complesso, con la necessità di trovare un equilibrio tra longevità crescente e sostenibilità economica.