Pensioni: cambia Opzione donna
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Direttore: Alessandro Plateroti

Pensioni: cambia Opzione donna

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Cambia di nuovo Opzione donna. Ecco quali lavoratrici potranno lasciare il lavoro anticipatamente nel 2023.

La modifica a Opzione donna contenuta nella legge di bilancio è stata fortemente criticata. Ma la norma per il pensionamento anticipato delle lavoratrici potrebbe cambiare di nuovo. Al momento, secondo quanto deciso dalla manovra finanziaria, l’opzione è accessibile a tutte le donne disoccupate, lavoratrici che assistono persona con handicap e con invalidità civile oltre il 74%. La platea delle beneficiarie si è quindi ristretta rispetto al 2023. Inoltre, la lavoratrice deve avere 60 anni e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2022.

Il governo aveva annunciato correttivi in arrivo. Da gennaio 2023 infatti si consente l’uscita a 60 anni ma con lo sconto di un anno con un figlio, di due anni con più figli ma solo per alcune categorie. In questo modo la platea viene limitata potenzialmente a meno di 3mila lavoratrici per quest’anno in corso. Nel 2022, con il pensionamento da 58 anni, 59 per le autonome, hanno sfruttato Opzione Donna 23.812 lavoratrici.

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Cosa prevede il nuovo decreto

Ma potrebbe arrivare entro il mese prossimo un nuovo decreto che dovrebbe permettere il pensionamento a circa 13mila lavoratrici. Il nuovo decreto fisserà una nuova soglia anagrafica a 59 anni e a 58 per alcune categorie, secondo indiscrezioni. Il tutto è ancora da confermare ma Opzione donna potrebbe subire nuove modifiche.

Potrebbe esserci una proroga secca dei requisiti 2022 ma questa opzione è più complicata perché costerebbe troppo secondo le stime del Mef, piuttosto, opzione più probabile, potrebbe esserci un’uscita a 59 e 58 per caregiver, lavoratrici con invalidità civile pari o superiore al 74% o “licenziate”. Il problema è che con tali limiti il costo stimato sarebbe sì di “soli” 90 milioni nel 2023, ma il conto salirebbe a 240 e 300 milioni nel 2024 e 2025. Il decreto potrebbe arrivare a fine marzo e c’è ancora molta cautela sull’argomento.

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ultimo aggiornamento: 23 Febbraio 2023 10:18

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