I dati dell’Inps dimostrano che le pensioni delle donne, in Italia, valgono il 33% in meno rispetto a quelle degli uomini.
Secondo il Monitoraggio Inps dei primi tre mesi del 2023, sono state liquidate 174.610 pensioni (con una media di 1.111 euro al mese), di cui l’importo medio per gli uomini è stato pari a 1.357 euro, mentre per le donne di 904.
I dati Inps
I cittadini italiani sono nettamente divisi tra di loro da una disparità ancora troppo evidente. Sulla base del monitoraggio sui flussi di pensionamento, possiamo notare come gli uomini continuino ad essere avvantaggiati rispetto alle donne, che ricevono ancora molto meno.
Le pensioni delle donne valgono il 33% in meno rispetto a quelle degli uomini, i quali hanno ricevuto mediamente importi medi mensili di 1.357 euro mentre per le donne sono stati 904. Inoltre le pensioni anticipate della popolazione femminile, che sono anche quelle più alte, hanno registrato 17.111 assegni rispetto ai 34.472 per i maschi.
Opzione donna
In netto calo nel primo trimestre 2023 anche il numero delle pensioni liquidate con Opzione donna, il pensionamento anticipato straordinario che permette alle donne, lavoratrici dipendenti o autonome (con almeno 35 anni di contributi in possesso di specifici requisiti) di andare in pensione nel 2023 con il sistema di calcolo contributivo.
Sono state registrate 151 pensioni contro le 4.185 dell’anno 2022. Dai dati emerge inoltre come al crescere dell’età diminuisca il numero il numero dei nuovi pensionati con ‘opzione donna’.