Pensioni minime a "1000 euro": via libera all'accordo anche per le casalinghe, i dettagli
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Direttore: Alessandro Plateroti

Pensioni minime a “1000 euro”: via libera all’accordo anche per le casalinghe, i dettagli

Il logo dell’INPS accanto a una lente di ingrandimento e alcuni documenti

Firmato l’accordo tra INPS e Provincia di Bolzano: pensioni minime garantite a 1.000 euro per over 65 con ISEE entro i 20.000 euro.

Il problema delle pensioni troppo basse, che non permettono una vita dignitosa agli anziani, è sempre più al centro del dibattito pubblico. Per contrastare la povertà tra i pensionati, è stato siglato un importante accordo tra l’INPS e la Provincia Autonoma di Bolzano che introduce un’integrazione per portare le pensioni minime a 1.000 euro mensili. La misura è destinata ai residenti della provincia che abbiano già compiuto i 65 anni e che si trovino in condizioni economiche fragili. Si tratta di un’iniziativa che rafforza concretamente il sistema di welfare locale, offrendo un sostegno diretto a chi ha contribuito per anni alla società, anche svolgendo ruoli spesso invisibili, come quello delle casalinghe.

inps uffici
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Pensioni minime a 1.000 euro: a chi spetta l’integrazione

Come riportato da lettera43.it, l’accordo firmato il 24 settembre 2025 tra il presidente dell’INPS, Gabriele Fava, e il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, prevede un intervento assistenziale rivolto a tutti i pensionati over 65 titolari di trattamenti previdenziali e assistenziali erogati dall’INPS. Sono compresi i beneficiari di pensione di vecchiaia, anticipata, di invalidità, ai superstiti, ma anche i titolari di pensione sociale, assegno sociale e pensione di invalidità civile. La misura riguarda anche le casalinghe, spesso escluse da politiche previdenziali strutturate, che riceveranno l’integrazione se in possesso dei requisiti economici previsti.

Il sostegno viene erogato a chi ha un reddito pensionistico lordo mensile inferiore a 1.000 euro e un ISEE non superiore a 20.000 euro. L’importo dell’integrazione coprirà la differenza tra la pensione effettivamente percepita e la soglia dei 1.000 euro. Non si tratta di un aumento della pensione, ma di un sussidio assistenziale che non incide sul trattamento previdenziale. Il calcolo dell’importo è effettuato direttamente dall’INPS sulla base dell’ISEE presentato entro il 30 settembre, e non è necessaria alcuna domanda formale.

I numeri del Trentino-Alto Adige e l’obiettivo della misura

Nel territorio del Trentino-Alto Adige, i pensionati al 31 dicembre 2024 erano 262.401, di cui il 51% donne. L’importo medio delle pensioni nella regione è più alto rispetto alla media nazionale: 2.477 euro per gli uomini e 1.733 euro per le donne, contro i 2.143 euro e 1.595 euro del resto d’Italia. Tuttavia, esiste una fascia di popolazione anziana, soprattutto femminile, che continua a vivere con pensioni inferiori a 1.000 euro, in particolare chi ha avuto carriere discontinue o non ha lavorato fuori casa.

L’accordo rappresenta un importante passo avanti verso un sistema previdenziale più equo, volto a garantire una soglia minima di dignità economica. Il piano, finanziato dalla Provincia di Bolzano con oltre 41 milioni di euro all’anno per il triennio 2025-2027, sarà operativo già da novembre 2025.

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ultimo aggiornamento: 29 Settembre 2025 9:57

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