Pensioni nel mondo, perché l’Italia è crollata al 35esimo posto: i motivi

Pensioni nel mondo, perché l’Italia è crollata al 35esimo posto: i motivi

Pensioni nel mondo, l’Italia si classica al 35esimo posto: le migliori sono quelle dei Paesi Bassi, Islanda e Danimarca.

L’Italia si posiziona al 35esimo posto nella classifica delle pensioni nel mondo, come evidenziato dal Global Pension Index 2024 del Mercer Cfa Institute.

Questo studio ha valutato 48 paesi, rappresentando il 65% della popolazione globale, e si basa su tre criteri principali: adeguatezza, sostenibilità e integrità.

Pensioni nel mondo, l’Italia è in difficoltà: ecco la causa

Il sistema pensionistico italiano, come riportato da Qui Finanza, ha ottenuto risultati moderati in termini di adeguatezza e integrità, ma è crollato nella valutazione della sostenibilità.

In una scala che va da A (eccellente) a E (insufficiente), l’Italia si trova nel gruppo C, insieme a Paesi molto diversi come Giappone, Cina, Polonia e Brasile.

Nel dettaglio, l’Italia ha ottenuto 68,2 punti per l’adeguatezza e 77,2 per l’integrità, ma solo 25,1 per la sostenibilità.

Ma cosa è la sostenibilità? Questo criterio si riferisce alla capacità di un sistema pensionistico di mantenersi nel tempo. Per far ciò bisogna tenere conto di fattori come la demografia, la spesa pubblica e la crescita economica.

Con un tasso di natalità in costante calo e una popolazione sempre più anziana, l’Italia si trova di fronte a una sfida demografica che compromette la stabilità del sistema.

A peggiorare la situazione, il debito pubblico elevato e la spesa pensionistica che continua a crescere rappresentano un carico insostenibile per le casse dello Stato.

I suggerimenti per il futuro

Gli esperti del Global Pension Index suggeriscono una serie di interventi per migliorare il sistema italiano. Innanzitutto, è necessario ampliare la copertura pensionistica per i dipendenti.

Parallelamente, sarà fondamentale incentivare la partecipazione della forza lavoro nelle fasce di età più anziane, specialmente in un contesto in cui l’aspettativa di vita continua a salire.

Un altro aspetto critico è la gestione del debito pubblico, che ha un impatto diretto sulla capacità del governo di finanziare il sistema previdenziale.