Pensioni, Quota 103 è un flop: perché e cosa potrebbe accadere in futuro
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Direttore: Alessandro Plateroti

Pensioni, Quota 103 è un flop: perché e cosa potrebbe accadere in futuro

pensione anziani

Quota 103 non decolla, solo settemila richieste per la pensione anticipata nel 2024: le ragioni e i possibili scenari futuri.

Le previsioni per l’adesione alla nuova Quota 103 sembrano essere state troppo ottimistiche. La misura non sta riscuotendo il successo atteso.

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Secondo dati aggiornati, come riportato da Ilsole24ore.com, le richieste presentate all’INPS sono intorno alle 7.000. Una cifra ben lontana dalle 17.000 stimate nella legge di Bilancio per il 2024.

Questo calo di adesione potrebbe avere importanti ripercussioni sul bilancio pubblico e sul futuro delle pensioni anticipate in Italia.

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Quota 103: le cause di un’adesione inferiore all’attesa

L’adesione inferiore alle attese alla Quota 103 sembra essere principalmente legata alle modifiche introdotte per il 2024, che prevedono un ricalcolo contributivo dell’assegno pensionistico.

Questo ricalcolo potrebbe risultare penalizzante per molti lavoratori. Soprattutto per quelli che hanno avuto una carriera caratterizzata da una crescita retributiva significativa negli ultimi anni di lavoro.

Di conseguenza, il risparmio ottenuto dall’uscita anticipata potrebbe non compensare la riduzione dell’assegno pensionistico, rendendo l’adesione alla misura meno attraente.

Un altro fattore che contribuisce alla scarsa adesione è la limitata convenienza in termini di anticipo dell’età pensionabile.

Infatti, pur accedendo alla pensione con Quota 103, si anticipa solo di un anno e mezzo rispetto alla pensione anticipata ordinaria.

Che richiede 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne), più una finestra mobile di tre mesi.

Questa differenza si riduce ulteriormente per i dipendenti pubblici, i quali devono attendere una finestra mobile di nove mesi, portando l’anticipo a soli un anno e quattro mesi.

Le implicazioni per il futuro delle pensioni

Secondo fonti vicine al dossier manovra, la scarsa adesione potrebbe portare a un ridimensionamento dei fondi stanziati per Quota 103 nel 2024.

Inizialmente, la legge di Bilancio aveva previsto uno stanziamento di 149 milioni di euro per il 2024, che salirà a 835 milioni nel 2025 e a 355 milioni nel 2026.

Tuttavia, considerando l’attuale tasso di adesione, si potrebbe decidere di ridurre l’allocazione di risorse, stanziando circa il 70% dei fondi previsti per il prossimo anno.

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ultimo aggiornamento: 25 Agosto 2024 13:16

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