“Viviana non si è uccisa e non ha ucciso il piccolo Gioele”

“Viviana non si è uccisa e non ha ucciso il piccolo Gioele”

Caso Viviana Parisi, per il legale della famiglia la donna non si è tolta la vita e non ha ucciso il figlio, il piccolo Gioele.

Viviana Parisi non si è tolta la vita e non ha ucciso il piccolo Gioele. Ne sono sicuri Daniele Mondello e il legale di parte, che non condividono l’ipotesi dell’omicidio suicidio, che invece secondo i media sarebbe la pista principale seguita dagli inquirenti, che pure, almeno ufficialmente, non hanno escluso e chiuso nessuna ipotesi sul caso.

“Viviana Parisi non si è tolta la vita e non ha ucciso il piccolo Gioele”

Una possibile ricostruzione delle ultime ore di Viviana e del piccolo Gioele la fornisce, con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, il legale Claudio Mondello, che segue gli interessi della famiglia.

Secondo l’avvocato Viviana non si è tolta la vita e non ha ucciso suo figlio. Secondo la ricostruzione Gioele, spaventato da qualcosa, fugge e si allontana dalla madre che nella boscaglia e tra i rovi perde il contatto visivo con il piccolo. La donna lo cerca e sale sul traliccio per avere una panoramica dall’alto della zona. Vede con lo sguardo Gioele, forse in pericolo. Si affretta a scendere e forse si lancia da un’altezza eccessiva. Un errore di valutazione quindi che le costerà la vita.

Per Gioele sarebbe invece fatale l’incontro forse con un suino nero dei Nebrodi.

Fonte foto: https://www.facebook.com/DANIELEMONDELLODJ/

La ricostruzione del legale

“E’ lecito ipotizzare quanto segue: il bambino sfugge alla vigilanza della madre e si allontana. Forse anche solo di pochi passi. Probabilmente qualcosa, in quello scenario di campagna, attira la sua attenzione oppure lo spaventa. La madre, terrorizzata, cerca disperatamente di trovarlo ma i suoi tentativi falliscono.

Al fine di meglio orientarsi, quindi, decide di salire sul pilone della corrente e guadagnare una posizione di privilegio rispetto al luogo circostante. E’ vero che il traliccio è posto piu’ in basso rispetto alla collina adiacente (circostanza che mi lasciava dubbioso su uno scenario di tale guisa) ma lo è, altresì, che è l’unica tipologia di struttura che consenta di guardarsi intorno a 360 gradi. E’ compatibile, pertanto, con l’idea di chi voglia perlustrare la zona limitrofa; probabilmente (così ipotizzo) per guadagnare il contatto visivo col bambino”.

Da quella posizione Viviana, finalmente, rintraccia Gioele: si affretta a scendere ma, probabilmente per evitare di perdere tempo, ritiene preferibile saltare. Questa scelta le è fatale.

Da questo punto in poi faccio mia la ricostruzione di chi ha restituito Gioele alla propria famiglia: Giuseppe Di Bello, ex brigadiere dei Carabinieri. E’ probabile che il bambino abbia vagato tra i boschi fino al momento in cui è incorso in un incontro funesto (forse un suino nero dei nebrodi; in zona ve ne sono molteplici sia da allevamento che allo stato brado)”.

Scarica QUI il Decreto Agosto.

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