I numeri dei costruttori stranieri in Cina sono in calo, mentre i marchi locali dominano il mercato. Le cause.
Negli ultimi decenni, il mercato automobilistico della Cina è stato una miniera d’oro per i costruttori occidentali, in particolare per quelli tedeschi. Volkswagen, BMW, Mercedes, Toyota e Honda hanno prosperato grazie a una domanda in crescita e a una concorrenza locale relativamente debole. Tuttavia, negli ultimi anni, la situazione è drasticamente cambiata.
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Prodotti, tecnologia e prezzo: il segreto del successo cinese
Le vendite delle case occidentali stanno subendo un calo significativo, mentre i marchi cinesi come BYD, Geely e Nio stanno guadagnando terreno. Nel 2024, Volkswagen ha registrato un calo del -6,7%, Toyota del -7,3%, BMW del -12,9%, Audi del -9,8%, Nissan del -11%, e Honda addirittura del -26,7%. Nel frattempo, BYD ha superato le 590.000 unità vendute in un solo trimestre, mentre Volkswagen ha faticato a superare le 55.899. Ma cosa sta determinando questa radicale inversione di tendenza?
Uno dei fattori chiave del declino dei costruttori occidentali è la capacità dei produttori cinesi di rispondere meglio alle esigenze locali. Le case automobilistiche cinesi offrono una gamma più ampia di modelli, tra cui pick-up e veicoli elettrici altamente competitivi, segmenti in cui i marchi europei ed americani sono meno presenti.
Inoltre, i produttori cinesi hanno fatto passi da gigante dal punto di vista tecnologico, sviluppando vetture con avanzati sistemi di assistenza alla guida, connettività avanzata e interni progettati per il comfort dei passeggeri. Al contrario, le case occidentali sono rimaste ancorate a un approccio più tradizionale, concentrato principalmente sull’esperienza di guida.
Il fattore prezzo è un altro elemento cruciale: le automobili cinesi sono generalmente più economiche rispetto alle loro concorrenti straniere, pur offrendo dotazioni più ricche. Con una domanda interna sempre più orientata al rapporto qualità-prezzo, non sorprende che i consumatori cinesi abbiano iniziato a preferire i marchi nazionali.
Un futuro “in Cina per la Cina”?
Di fronte a questo scenario, le case automobilistiche occidentali devono rivedere la loro strategia. Il modello di business tradizionale, basato sull’adattamento di veicoli europei o americani al mercato cinese, non funziona più. Se vogliono riconquistare il mercato, dovranno progettare auto pensate esclusivamente per le esigenze dei consumatori cinesi, con tempi di sviluppo più rapidi e tecnologie all’avanguardia.
L’epoca in cui i costruttori occidentali dominavano la Cina sembra ormai al tramonto. Il futuro dell’auto nel Paese del Dragone sarà scritto sempre più da marchi locali, mentre i produttori europei e giapponesi dovranno reinventarsi per non scomparire.