I nuovi dati ufficializzati dall’Istat confermano un rallentamento dell’inflazione, anche se i prezzi salgono dell’1,1%…
L’Istat conferma un rallentamento del tasso di inflazione diminuiti a luglio fino all’1,1% rispetto all’1,2% del mese di giugno. Una diminuzione che ha comportato un aumento dell’indice dei prezzi dello 0,1%.
Perché i prezzi salgono?
L’inflazione, ossia l’aumento generalizzato e prolungato dei prezzi che comporta una diminuzione del potere d’acquisto della moneta e quindi del valore reale di tutte le grandezze monetarie, è il segno di una economia forte. Cosa significa? Che la gente lavora e ha un suo stipendio che decide di spendere facendo circolare moneta. Sono segnali assolutamente positivi anche per le imprese che incassano moneta che reinvestono in nuovi prodotti e possibili assunzioni. L’inflazione è anche un ottimo segnale per la ripresa dei salari che generalmente cominciano a salire. L’innalzamento generale dei prezzi spesso è causato da uno squilibro tra domanda offerta all’interno del mercato. Negli ultimi tre mesi il rallentamento dell’aumento dei prezzi nel mercato è dovuto ai beni energetici sia regolamenti che non regolamentati e ai servizi relativi ai trasporti.
Prodotti in aumento e in calo
In forte calo anche i servizi relativi alle comunicazioni che hanno segnato -1,4% rispetto allo 0,1%. Nonostante il calo in alcuni settori, l’inflazione segna per l’anno 2017 un valore positivo +1,2% dovuto ad aumenti nei settori:
- settore relativo ai trasporti segna +1,6%;
- servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona segnano +0,8%.
Diminuiscono, invece, i prezzi dei beni alimentari che segnano -0,7% e i beni energetici con -1%. Un calo sorprendente quello relativo ai prezzi dei beni alimentari e per la cura della casa e della persona considerati da sempre una delle spese più importanti all’interno del “carrello spessa” che a luglio perdono lo 0,6% e crescono meno del tasso di inflazione a base annua. Ad incidere fortemente sul calo dei prezzi beni alimentari su base mensile è la crescita stabile su base annua registrata intorno allo +0,9%. In calo i prezzi della frutta fresca, dei vegetali a causa dei cambi stagionali. Nonostante il calo dei prezzi, se consideriamo la base annua questi prodotti registrano rispettivamente un aumento dell’1,8% e dell’1,9%.