La centrale nucleare di Zaporizhzhia è la più grande d’Europa e rischia un grave incidente.
Sempre più spesso si teme per le condizioni della centrale di Zaporizhzhia. I 6 reattori nucleari in attività, sono al centro dello scontro tra Russia e Ucraina. Nonostante gli appelli da parte, gli incidenti sono sempre più probabili e si parla di una nuova Chernobyl. Ma la verità è che un incidente nucleare di questa centrale sarebbe molto diverso da quello accaduto nell’86. Le due fazioni si accusano a vicenda di causare incidenti e disastri nucleari nei pressi della centrale.
Il ministro della difesa russo in una mappa ha mostrato come una nube radioattiva partendo dalla centrale possa diffondersi fino in Ungheria, Polonia e Slovacchia. Ma anche verso la Russia proprio perché dipende dal vento in che direzione spira. La centrale è essenziale per la fornitura energetica ucraina, da sola produceva il 20% del fabbisogno. Questo prima dell’invasione. Poi ha ridotto la produttività a tre reattori.
I rischi di un disastro nucleare
Il rischio maggiore non è il danneggiamento ai reattori però. Il rischio maggiore è dovuta alla potenziale interruzione dell’alimentazione dei reattori e dei generatori di riserva. In questo caso si verificherebbe una perdita di liquido refrigerante. Senza elettricità per alimentare le pompe intorno al nucleo caldo del reattore, il combustibile inizierebbe a fondere. Così si verificherebbe un “meltdown” del nucleo radioattivo.
Secondo gli esperti quindi non sarebbe un disastro come Chernobyl ma non è comunque da sottovalutare. I danni sarebbero più limitati e non supererebbero i 20km di distanza dal sito e quindi non colpirebbe altri se non solo gli ucraini. L’esempio più calzante forse potrebbe essere quello di Fukushima. Qui la contaminazione nucleare è stata più contenuta dal punto di vista geografico. Questo potrebbe portare alla Russia anche a decidere per un incidente deliberato.