Stipendi in Italia, perché sono così bassi? 

Stipendi in Italia, perché sono così bassi? 

La cifra degli stipendi dei Paesi dell’Unione europea risulta essere nettamente superiore rispetto alle cifre registrate in Italia. 

È un dato di fatto: in Italia, rispetto al resto dell’Europa, gli stipendi sono mediamente più bassi. A parità di stipendio lordo, gli italiani guadagnano molto meno rispetto agli altri Stati dell’Unione europea. Ma per quale motivo?  

Dei 27 paesi dell’Unione europea, l’Italia è fra i sei Paesi a non avere una legge che tuteli il salario minimo dei lavoratori. Secondo i dati riportati grazie ad una ricerca condotta dalla Fondazione Di Vittorio, il salario minimo di un dipendente in Europa risulta essere oltre la quota 29mila euro lordi. I dati in questione si basano su una ricerca Eurostat. 

La differenza tra i salari italiani e quelli esteri continua a crescere. Difatti, la cifra dei salari degli altri Paesi che fanno parte dell’Unione europea risulta essere nettamente superiore rispetto alle cifre registrate in Italia. 

Salario minimo più alto nell’Ue 

I Paesi in cui viene conferito il salario minimo più alto, sono il Lussemburgo, la Germania e l’Olanda. Il salario minimo, nel diritto del lavoro, consiste nella più bassa remunerazione che i datori di lavoro devono, per legge, conferire ai lavoratori. 

Stando all’ultimo report della Fondazione Di Vittorio, gli stipendi medi degli italiani sono passati da 27,9 mila euro del 2020 a 29,4 mila euro del 2021. Nonostante questo possa sembrare un dato positivo, bisogna tristemente constatare che gli stipendi italiani restano comunque sotto la media dell’Eurozona. 

Il divario tra i Paesi dell’Unione europea continua ad aumentare. L’Italia risulta essere l’unico Stato dell’Ocse in cui i salari sono diminuiti negli ultimi 30 anni. Gli stipendi italiani hanno registrato una diminuzione del 3% in termini di soldi. 

Stipendi a confronto nei vari Paesi Ue 

Il salario medio (lordo) registrato all’interno dell’Eurozona si aggira intorno ai a 37,4 mila euro lordi annui. Si tratta di un +2,4% registrato durante il corso degli ultimi 30 anni. In Italia, lo stipendio medio è ancora sotto i 30 mila euro. Invece, in Spagna è di 27.494 euro, mentre per quanto riguarda la Francia lo stipendio medio di un dipendente supera i 40,1 mila euro. In Germania tocca la soglia dei 44,5mila. 

L’Italia, ahimè, risulta essere uno dei sei Stati europei a non avere una legge che tuteli il salario minimo. Di tutti i 27 membri dell’Unione Europea, soltanto 6 Stati stabiliscono il salario sulla base della contrattazione collettiva. Oltre all’Italia, i Paesi dell’Unione europea che non possiedono delle leggi che stabiliscano il salario minimo sono Danimarca, Cipro, Svezia, Finlandia e Austria.