L’ostruzionismo della Lega sembra aver funzionato, ma la battaglia per Ius Scholae e Cannabis è appena iniziata.
Il tutto sarà subordinato da fattori differenti, oltre che dai veti incrociati e da diverse tensioni di governo. La discussione alla Camera sulle due leggi sarebbe stata rinviata, anche se attualmente risultano entrambe in agenda per Luglio.
Il punto, però, è che con la lista infinita di provvedimenti urgenti che arriveranno a Montecitorio – a partire dal ddl Concorrenza – e la settimana corta che non prevede l’Aula il giovedì, spazio per le due proposte di legge non ce ne sarà. O sarà molto difficile da trovare.
Il programma di Settembre
Ipoteticamente si giungerà a Settembre, dopo che i deputati leghisti hanno protratto in maniera volontaria la discussione sulla riforma degli Istituti tecnici superiori.
Il punto adesso è comprendere se i partiti a favore dei provvedimenti potranno e vorranno forzare la mano per farli rientrare in calendario. Anche perché, nell’ottica della stabilità del governo, il rinvio delle due proposte di legge getta acqua sul fuoco che avvolge l’esecutivo in queste ore, eliminando un motivo di tensione.
Le proposte per discutere le leggi in estate ci sono ma per essere prese in considerazione servirà un accordo più ampio, che in questo momento sembra mancare. Entrando nello specifico delle due leggi, invece, se sulla cannabis non sembra esserci alcun terreno comune tra centrodestra e centrosinistra, sulla cittadinanza da Forza Italia sarebbero pronti a votare il provvedimento se si passasse da cinque a otto anni di scuola come limite minimo per i minori stranieri.